Venerdì scorso il Governo nigeriano aveva messo in giro la voce che erano in corso trattative con il gruppo terrorista islamico di Boko Haram per il rilascio delle 200 studentesse rapite e per un cessate il fuoco temporaneo. Tali voci sono state brutalmente smentite dagli stessi terroristi di Boko Haram che ieri hanno attaccato due villaggi nel nord-est della Nigeria.

I villaggi sono quelli di Abadam e Dzur e secondo i media occidentali che citano testimoni oculari i morti a seguito dell’attacco sarebbero decine. La Reuters in particolare cita un certo Adams Mishelia che parla di un vero e proprio massacro a sangue freddo. Secondo fonti nigeriane anche altri tre villaggi sarebbero stati attaccati nello Stato di Adamawa dove i morti sarebbero decine e le case sono state bruciate e rase al suolo.

Il Governo nigeriano si è affrettato a dire che ad attaccare i villaggi potrebbero essere stati altri gruppi o una frangia interna a Boko Haram contraria agli accordi che si stano discutendo in Chad, tuttavia la firma degli eccidi è quella indelebile di Boko haram, la zona degli attacchi è la zona di Boko haram e i testimoni parlano di miliziani di Boko Haram. Onestamente i dubbi sembrano essere molto pochi.

Nessuno con un briciolo di conoscenza della realtà nigeriana aveva creduto che si potesse raggiungere un accordo con i terroristi islamici di Boko Haram tantomeno per la liberazione delle 200 ragazze le quali si teme siano state vendute sin dai primi giorni dopo il loro rapimento. Questa ennesima strage conferma che i terroristi islamici non hanno alcuna voglia di parlamentare ma che intendono continuare nelle loro guerra contro il mondo cristiano e più in generale contro la cultura occidentale.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Claudia Colombo

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