Il titolo è volutamente provocatorio. Cosa sarebbe successo se un generale israeliano avesse detto che Israele è pronto a usare le atomiche per distruggere l’Iran? Come minimo i media di tutto il mondo avrebbero ripreso la dichiarazione e sarebbe successo un vero finimondo con tutti i leader mondiali pronti a condannare le minacce israeliane all’Iran.
Beh, vi informiamo che è successo, ma a parti inverse e senza nominare armi atomiche ma un arsenale di ben 100.000 missili pronti a distruggere Israele, solo che i media occidentali se ne sono scordati e non ne hanno fatto menzione, come se fosse una cosa del tutto normale.
E’ successo lo scorso primo luglio quando il vice-comandante delle potenti Guardie della Rivoluzione iraniana, il Generale Hossein Salami, parlando alla TV iraniana IRIB ha detto testualmente che ci sono 100.000 missili in Libano puntati su Israele e che «oggi più che mai il terreno è fertile per l’annientamento del regime sionista». Non pago è entrato nello specifico: «Ci sono oltre 100.000 missili in Libano pronti a colpire, se serve, il regime sionista e a spazzarlo via» ha detto il Generale Hossein Salami «se c’è la volontà, se serve ai nostri interessi e se il regime sionista ripete gli errori del passato questi missili colpiranno il cuore del regime sionista e prepareranno il terreno per il suo crollo». Come si vede dichiarazioni pesantissime proferite dal vice-comandante della più potente forza armata iraniana e non da un pazzo qualsiasi. Eppure in questi otto giorni nessuno si è sentito il dovere di proferire parola, di protestare con l’Iran o di sbattere il mostro in prima pagina, come se fosse normalissimo che un generale iraniano dica apertamente di avere intenzione di spazzare via un intero Stato. Sarebbe stato lo stesso se quelle dichiarazioni fossero arrivate da Israele e fossero rivolte all’Iran? Cosa direbbe il mondo se un Generale israeliano dichiarasse in TV che Israele userà tutti i mezzi in proprio possesso per «spazzare via il regime iraniano»? Immaginiamo che la condanna sarebbe stata unanime e che immediatamente tutti i media mondiali avrebbero sbattuto il mostro in prima pagina.
Semplice bullismo o minaccia concreta?
Si ha l’impressione che il mondo politico e quello dei media consideri le dichiarazioni del Generale Hossein Salami alla stregua di un atto di bullismo. Ormai gli iraniani minacciano di distruggere Israele un giorni si e l’altro pure. Solo che questa volta la minaccia è realmente seria e la politica internazionale non può non saperlo. E’ vero che gli Hezbollah, braccio armato di Teheran in Libano, hanno oltre 100.000 missili pronti a colpire Israele. Li hanno ottenuti in palese violazione della risoluzione ONU 1701e per di più sotto gli occhi di UNIFIL. Lo ammettono senza problemi e senza che nessuno dica nulla. E’ davvero inquietante. Ma più inquietante ancora è il fatto che ci siano migliaia di militari iraniani in Siria, a ridosso delle Alture del Golan, cioè a due passi dal confine con Israele. Mettete le due cose insieme e tirate le somme, poi giudicate se la minaccia iraniana è seria o è solo un atto di bullismo.
Ma se il mondo fa finta di nulla, Israele prende la minaccia molto seriamente. L’Iran e i loro alleati di Hezbollah rappresentano per lo Stato Ebraico una minaccia esistenziale concreta e palpabile. A dispetto della totale indifferenza mondiale di fronte alle gravissime minacce iraniane, Israele le prende molto seriamente e si prepara al peggio, cioè a un conflitto su larga scala con l’Iran e con Hezbollah. A Gerusalemme si valuta ogni opzione, nessuna esclusa. Ma la cosa davvero inquietante è che la politica europea e quella americana facciano finta di nulla e continuino a intrattenere con l’Iran normalissime relazioni diplomatiche senza nemmeno sciuparsi un attimo per condannare le gravissime minacce iraniane a Israele. Ma immaginiamo che quando ci sarà una risposta israeliana alle minacce genocide iraniane (e ci sarà) saranno tutti pronti a sparare sulla piccola democrazia israeliana, a partire proprio dai politici europei e americani. Ma tranquilli, Israele non userà le atomiche per distruggere l’Iran, non lo minaccia neppure perché è questa la differenza tra un regime genocida e assassino come quello iraniano e una democrazia compiuta come quella israeliana. Solo che sarebbe bene che il mondo silente di fronte alle concrete minacce iraniane si prepari a una risposta israeliana proporzionata alla minaccia. E se la minaccia è grave (e lo è) la risposta non potrà che essere adeguata.
Scritto da Antonio M. Suarez