Criticare l’amnistia è reato di lesa Maestà. Questo si evince dagli attacchi portati dalla sinistra alle obiezioni sollevate da Matteo Renzi sulla proposta di amnistia avanzata dal Presidente Napolitano e sostenuta dalla Sinistra e da una parte di destra (ma per altre ovvie ragioni).
Il più duro è stato il Ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato (corrente veltroniana con simpatie gargamelliane) il quale ha detto che «Renzi ragiona in termini puramente propagandistici stile Grillo» scatenando il plauso della sinistra più sinistra e di quella democristiana. Critiche anche dal Ministro degli Esteri, Emma Bonino, che ha detto «se Matteo Renzi è il nuovo che avanza, fatemi il favore di ridarmi l’antico». Da che pulpito………..
Ma cosa ha detto Renzi di così blasfemo? Durante l’inizio della sua campagna elettorale a Bari ha detto che «come facciamo a spiegare ai ragazzi il valore della legalità, se poi ogni sei anni quando abbiamo le carceri piene buttiamo fuori qualcuno»? Ha forse torto? Questo Governo sembra scegliere sempre la strada più breve per risolvere qualsiasi problema. C’è bisogno di soldi? Nuove tasse, aumento dell’IVA e tagli a randellare sempre i più deboli (sanità e pensioni). C’è bisogno di riformare il sistema carcerario? Meglio far uscire qualche miglio di delinquenti invece che costruire nuove carceri o recuperare quelli vecchi. C’è l’emergenza umanitaria nel Canale di Sicilia? Ci si inventa una missione militare per andare a prendere i clandestini (i profughi sono altra cosa, checché ne dicano le anime belle della sinistra estrema) appena fuori dalle acque libiche. E’ un po’ come organizzare traghetti per andarli a prendere direttamente. E’ un sistema pressappochista di risolvere i problemi che non porterà a niente, anzi peggiorerà la situazione, e questo Matteo Renzi lo ha detto molto chiaramente.
Al contrario lui non è affatto pressappochista ed elenca alcune cose da fare subito, senza rimandare ulteriormente:
- rivedere la Bossi-Fini (a proposito, qui c’è un sondaggio su come la pensano gli italiani) cambiandola
- legge elettorale che garantisca il bipolarismo
- sul lavoro Renzi punta sulla semplificazione delle regole a l’abbattimento della burocrazia che tiene lontani gli investimenti stranieri
- poi riforma della scuola, abbattimento della pressione fiscale e tante altre belle cose.
Insomma, abbiamo l’impressione che questi attacchi a Renzi (e siamo solo all’inizio) siano del tutto strumentali e denotino il diffuso terrore della nomenclatura comunista di perdere i loro privilegi. Il pressapochismo dimostrato da “questa sinistra” è talmente evidente che per nasconderlo devono distrarre l’opinione pubblica su altri problemi, che siano gli immigrati o le parole di Renzi poco conta, l’importante è nascondere l’immobilità su problemi seri e che riguardano direttamente l’Italia che intanto ogni giorno conta nuovi poveri, nuovi disoccupati,nuovi suicidi, centinaia di ditte che chiudono, un costante aumento della pressione fiscale e tagli strumentali su beni di prima necessità.
Bianca B.