Dopo la scoperta dei bambolotti che raffigurano miliziani islamisti con kefiah e pietre destinati ai bambini palestinesi, un nuovo agghiacciante video diffuso sulla pagina Facebook denominata “Jerusalem Intifada’s Young People’s Coalition” scuote (o dovrebbe scuotere) le coscienze di coloro che sostengono di difendere i Diritti dei bambini palestinesi, UNICEF e ONG varie.
Nel video, scoperto da Palwatch, si vede una piccolissima bambina palestinese incitare i palestinesi ad accoltellare gli ebrei. Il dialogo è a dir poco surreale. Una voce adulta fuori campo si finge un ipotetico israeliano che dialoga con la piccola palestinese. «I giovani palestinesi stanno gettando sassi contro di noi» dice l’ipotetico israeliano. «E allora?» risponde la bambina palestinese. «I giovani (palestinesi) ci attaccano con i coltelli» incalza la voce fuori campo. «E allora cosa?» risponde la bambina palestinese. Il ritornello va avanti per un po’ fino a quando la voce fuori campo chiede alla bambina palestinese cosa dovrebbero fare i giovani palestinesi in Cisgiordania e la bambina tirando fuori un coltello risponde «accoltellare, accoltellare, accoltellare».
Di video come questo (che trovate in coda o a questo link nel caso venga rimosso) che hanno come interpreti principali i bambini palestinesi ne è piena la rete. L’incitamento all’odio verso gli israeliani prende il via dalle case e arriva fino alle scuole dell’Onu senza che nessuno – a partire dal UNICEF – dica o faccia nulla. Questo la dice lunga sulle possibilità di pace tra israeliani e palestinesi. Come si può fare la pace con chi educa sin da piccolissimi i propri figli all’omicidio? Come si può pretendere che questi bambini palestinesi una volta cresciuti si impegnino per la pace e accettino di vivere a fianco di Israele?
E francamente stupisce il silenzio di UNICEF e di tutte quelle ONG che dicono di voler difendere i Diritti dei bambini palestinesi di fronte a questi fatti che sono a tutti gli effetti degli abusi su minori, fatti gravissimi che creano intere generazioni di terroristi.
Scritto da Sonia M.