Un menzogna ripetuta tante volte diventa realtà. Questo dovrebbe essere il motto del movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele, in inglese, Boycott, Divestment and Sanctions against Israel) che ieri, proprio grazie alle sue menzogne, ha ottenuto una nuova vittoria, quella di portare i britannici della National Union of Students (NUS) dalla sua parte facendoli aderire al movimento BDS.
L’assurdo è che nella dichiarazione/delibera votata dal NUS si legge che “il Consiglio Nazionale del NUS condanna la presenza militare israeliana in Cisgiordania e a Gaza (a Gaza? n.d.r.), aderisce alla campagna BDS e da mandato ai movimenti studenteschi di organizzare iniziative a livello nazionale per boicottare Israele”. Nella allucinante dichiarazione si legge pure che il NUS ha preso questa iniziativa in quanto “Israele attacca deliberatamente il Diritto all’istruzione nella Striscia di Gaza” sottolineando anche che “le scuole della UNRWA e l’università islamica di Gaza sono stati fatti oggetto di attacchi deliberati da parte dell’esercito israeliano”.
Ora, a parte che l’esercito israeliano non è presente a Gaza (prima bugia, la famosa “occupazione di Gaza”) ma sostenere che l’IDF attacca il Diritto all’Istruzione nella Striscia di Gaza quando la stessa UNRWA ha denunciato che le scuole venivano usate come deposito dei missili e quando è stato accertato che le stesse scuole sono state usate come riparo dai miliziani di Hamas, è davvero una cosa ridicola che può essere solo frutto della malafede e non della cattiva informazione perché su questi temi di informazione ne è stata fatta a iosa.
La guerra asimmetrica
Yoaz Hendel, in un editoriale apparso su Yedioth Ahronoth, definisce la strategia usata dal Movimento BDS contro Israele come una sorta di “guerra asimmetrica”, una guerra fatta di agguati dove le bugie prendono il posto degli ordigni improvvisati, una guerra che mira direttamente a distruggere Israele sia come Stato che come fenomeno democratico. Non una guerra armata ma una guerra “di coscienza” che sotto certi aspetti è peggiore e più subdola di una guerra armata perché non mira solo alla distruzione di uno Stato democratico come Israele, ma punta a distruggerne il valore sociale e democratico che esso rappresenta. La campagna del movimento BDS non è altro che la continuazione con altri mezzi del lavoro iniziato dalla OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) che alla sua nascita si era prefissa come obbiettivo non l’indipendenza della Palestina ma la distruzione di Israele. L’accostamento della strategia del Movimento BDS a quella usata dai terroristi (guerra asimmetrica) assume quindi un valore particolare se vista come una vera e propria guerra fatta al fine di cancellare Israele ed è giustissimo equipararla a un atto di terrorismo specie quando le menzogne contro Israele sono create ad arte per provocare danno alla stessa democrazia israeliana. Yoaz Hendel nel suo editoriale riporta diversi esempi eclatanti di queste menzogne tra i quali quello della fantomatica strage di Jenin quando un drone israeliano riprese del tutto casualmente un funerale palestinese nel quale si vede una delle “salme” cadere in terra, rialzarsi prontamente e correre fuori dal corteo per nascondersi. Eppure proprio la fantomatica strage di Jenin è stata ampiamente strumentalizzata dal Movimento BDS per fare nuovi adepti. Ora si arriva addirittura a sostenere che Israele impedirebbe il Diritto all’istruzione a Gaza quando è ampiamente provato che Hamas usa le strutture scolastiche (e quelle sanitarie) per nascondere i suoi arsenali di morte. Una bugia palese ma che, come sempre, viene ripetuta in maniera spudorata talmente tante volte da convincere migliaia di disinformati.
Israele è democrazia, il BDS è nazismo
Il fine ultimo del Movimento BDS non è quindi l tutela dei Diritti dei Palestinesi ma è il sovvertimento della democrazia israeliana e così deve essere trattato questo fenomeno, come cioè un attacco militare portato con altri mezzi che punta a demolire una democrazia. E’ uno scontro impari perché proprio in quanto democrazia Israele non può usare le stesse armi usate dal Movimento BDS, cioè la sistematica menzogna. Uno Stato democratico è tenuto alle regole del Diritto Internazionale, non può mentire, deve aprire inchieste interne se ci sono denunce, deve seguire dei protocolli, cosa che il Movimento BDS non è affatto tenuto a fare. Di qui l’uso della menzogna come arma per delegittimare Israele.
[asg-content-box boxcolor=”blue” boxtitle=”” boldtitle=”false” boxexpand=”false” showcontent=”false”]Questo articolo rientra nella “campagna verità” iniziata da Rights Reporter in collaborazione con diverse testate volta ad aprire uno squarcio di verità in quello che a nostro parere è un vero e proprio movimento nazista e genocida, il Movimento BDS.[/asg-content-box]
[glyphicon type=”user”] Scritto da Maurizia De Groot Vos
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