Ieri il capo del programma nucleare iraniano, Ali Akbar Salehi, ha dato inizio alla sua visita in Italia incontrando il Ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, e con una visita all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Parlando con i giornalisti subito dopo l’incontro con la Fedeli, il capo del programma nucleare iraniano ha definito l’incontro «positivo e fruttuoso» e ha ribadito che l’Italia è fortemente interessata ad ampliare i rapporti con l’Iran. «Durante l’incontro abbiamo parlato di varie aree di cooperazione» ha detto Salehi ai giornalisti. «Abbiamo chiesto all’Italia di partecipare a un investimento congiunto per progetti speciali quali la tecnologia quantistica e altri progetti di interesse comune».
Dal canto suo il Ministro Fedeli ha ribadito l’importanza per l’Italia dell’accordo sul nucleare iraniano sottolineando il “forte sostegno” italiano a quell’accordo aggiungendo poi che Roma è fortemente interessata ad ampliare la cooperazione con Teheran.
Oggi il capo del programma nucleare iraniano interverrà alla 20esima Conferenza Edoardo Amaldi sulla sicurezza nucleare, il terrorismo e la non proliferazione, il che è un po’ come far entrare un lupo nel pollaio, un paradosso che onestamente lascia basiti e increduli visto che proprio l’Iran è uno degli elementi più destabilizzanti in tema di proliferazione nucleare e che sostiene apertamente il terrorismo. Alla conferenza parteciperanno anche Federica Mogherini e il capo dell’AIEA, Yukiya Amano.
Stupisce la doppia morale del Governo italiano così impegnato (giustamente) nella tutela dei Diritti Civili e del Diritto Internazionale su vari fronti ma disposto per una manciata di affari a sorvolare allegramente sulle gravissime violazioni dei Diritti Umani in Iran e sulla aggressiva politica espansionista iraniana in Medio Oriente. Stupisce anche che nessuna organizzazione per la difesa dei Diritti Umani abbia manifestato contro la visita in Italia di Ali Akbar Salehi, accolto invece come se fosse un messia. Una doppia morale, quella italiana, davvero stucchevole.