Il fantomatico caso Regeni rischia non solo di rovinare i rapporti tra Italia ed Egitto ma addirittura di favorire il terrorismo islamico impedendo l’invio di aiuti militari necessari proprio all’Egitto per combattere lo Stato Islamico.
Un emendamento del Senato, già passato agli onori come «emendamento Regeni» sta infatti per bloccare la consegna a titolo gratuito all’Egitto di pezzi di ricambio per aerei F16 di cui gli egiziani necessitano con una certa urgenza per aggiornare i loro jet impegnati sul fronte libico e del Sinai nella lotta allo Stato Islamico.
La consegna a titolo gratuito dei pezzi di ricambio per gli F16 all’Egitto era stata decisa dal Ministero della Difesa e prevedeva l’invio di pezzi in giacenza di magazzino non utilizzati ma indispensabili per gli egiziani.
A bloccare l’invio è un emendamento di una inedita maggioranza formata da PD, M5S e Sinistra Italiana a firma dei senatori Sangalli – Vattuone (PD). Proprio il senatore Sangalli precisa che l’emendamento «non è per disconoscere l’azione sin qui svolta dal governo italiano o per palesare gratuiti sentimenti di inimicizia verso l’Egitto, ma per sottolineare con forza l’attenzione con cui in Italia si guarda agli sforzi per conoscere la verità su Giulio Regeni».
Il famigerato caso Regeni, di cui oltre tutto ci sono solo congetture e ombre, rischia quindi di incidere anche nella durissima lotta che l’Egitto sta coraggiosamente portando avanti (anche per nostro conto) contro l’estremismo islamico e il terrorismo di matrice islamica sia nella Penisola del Sinai che in Libia. Non c’è che dire, una gran bella mossa.
Redazione