Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato nei giorni scorsi quella che può essere definita senza ombra di dubbio una “decisione rivoluzionaria”, cioè la creazione della prima forza offensiva dell’Onu incaricata di intervenire nella Repubblica Democratica del Congo per disarmare tutti i gruppi armati.
La nuova forza militare dell’Onu sarà composta da circa 2.500 uomini dotati delle armi più potenti e moderne, dai droni agli elicotteri da combattimento passando per mezzi blindati di ultima generazione. Il loro compito sarà quello di intervenire nella parte Est del Congo allo scopo di disarmare i gruppi ribelli, primo tra tutti il gruppo M23 che al momento sta controllando militarmente buona parte di quel territorio.
La storica decisione arriva a seguito del sostanziale fallimento dei colloqui di pace tra il Governo congolese e i ribelli del gruppo M23 che si tenevano a Kampala, in Uganda. Proprio a seguito di questo fallimento sono ripresi gli scontri nella parte est del Congo in particolare nella zona di Goma.
Questa forza, che sarà estremamente duttile e mobile, è la prima forza offensiva elle Nazioni Unite e probabilmente fungerà da apripista (e da monito) anche per altre zone di conflitto dove i tentativi di risolvere pacificamente le controversie non sortiscono risultato alcuno.
Claudia Colombo