Premesso che, come ho avuto modo di dire in passato, considero l’antisemitismo totalmente trasversale alle idee politiche, rimango comunque di stucco quando un sentimento d’odio così profondo arriva da sinistra, da quella stessa sinistra che si considera “liberal” e “progressista”.
Negli ultimi tempi i due personaggi di sinistra più attivi e noti nell’opera di delegittimazione di Israele, una forma di antisemitismo molto sottile e che purtroppo in certi ambienti funziona, sono senza dubbio il britannico Jeremy Corbyn e l’americana Ilhan Omar.
Sia Corbyn che la Omar sono riusciti nell’impresa di spaccare i propri partiti a causa delle loro idee antisemite.
Il Primo oltre che a essere stato scoperto quale membro attivo di gruppi fortemente antisemiti è stato accusato in Parlamento di aver lasciato riemergere fenomeni di antisemitismo nel suo partito e di essere ormai alla guida di un partito “di estrema sinistra” e “istituzionalmente antisemita”.
La seconda ha letteralmente spaccato il Partito Democratico americano diviso tra la vecchia guardia democratica vicina a Israele e le nuove star dem appena elette che invece contrastano la politica americana verso Israele forti di un sostegno che arriva dai giovani democratici.
Intendiamoci, una sinistra antisemita e fortemente anti-israeliana non è certo una novità. Solo per fare l’esempio italiano, per anni grandi correnti della sinistra italiana sono state talmente ostili a Israele da arrivare a dare pubblico appoggio a importanti gruppi terroristici quali Hezbollah e Hamas (chi non ricorda la passeggiata di D’Alema con i leader di Hezbollah?).
Ma ora il fenomeno rischia di diventare un fenomeno di massa che quasi identifica la “nuova sinistra”.
Insomma, da un estremista di destra o da un estremista di sinistra ci si aspetta un elevato grado di antisemitismo, l’unica cosa che unisce i due fronti altrimenti agli antipodi. Ma qui si rischia che anche la cosiddetta “sinistra progressista” adotti come segno distintivo l’odio verso Israele e verso tutto ciò che è ebraico.
Il fenomeno non è da sottovalutare soprattutto per quanto riguarda la politica americana. Le ultime sparate di Ilhan Omar sono state di una gravità incredibile, ma mentre qualche settimana fa la giovane deputata musulmana era stata costretta dal partito a chiedere scusa ora, forte del sostegno dei giovani della base, non solo non chiede scusa ma rilancia continuamente con twitt a forte connotazione antisemita.
Nei campus americani organizzazioni antisemite come il Movimento BDS attecchiscono con facilità proprio a dimostrazione che l’antisemitismo e politicamente trasversale anche se fino ad oggi la cosiddetta “sinistra liberal” sembrava esserne esente.
Purtroppo è evidente che la tendenza è cambiata e che sempre più spesso anche quella parte di sinistra che sembrava esente da pulsioni antisemite sta virando verso la sua parte più estrema e Jeremy Corbyn e Ilhan Omar ne sono purtroppo un esempio lampante.