Oggi il Presidente iraniano, Hassan Rouhani, arriva in Italia e fioccano le divisioni tra i favorevoli e i contrari a questa visita. Alcuni fanno notare come sia poco delicato ospitare in Italia chi nega l’olocausto proprio a ridosso della Giornata della Memoria, altri fanno notare come da quando il “moderato” Rouhani è salito al potere le condanne a morte e gli abusi dei Diritti in Iran si sono moltiplicati e chiedono che il Governo italiano ponga condizioni al regime iraniano per fare affari.
Ci sono poi i favorevoli, come per esempio il (dis)onorevole Manlio Di Stefano del Movimento 5 Stelle (ma tutto il M5S è favorevole) che su Facebook rilancia una sua intervista a IRIB (televisione iraniana) nella quale afferma che «l’Iran oggi è al centro di una strumentalizzazione politica» chiaramente manovrata da Israele e Stati Uniti oltre ad Arabia Saudita e Russia (Russia?????). Il (dis)onorevole Manlio Di Stefano ricorda poi che il M5S ha depositato una mozione in Parlamento dove chiedeva al Governo Italiano di interrompere le relazioni con l’Arabia Saudita in quanto la stessa Arabia sarebbe un finanziatore del terrorismo islamico (in particolare dell’ISIS) e violatore dei Diritti Umani, quindi il Governo Italiano non dovrebbe farci affari. Giusto, peccato che anche l’Iran sia un finanziatore del terrorismo islamico (Hezbollah, Hamas, Jihad Islamica e altri gruppi in tutto il mondo) e uno dei maggiori violatori dei Diritti Umani al mondo come giustamente ricordato da Nessuno Tocchi Caino nel suo rapporto intitolato “il volto sorridente dei Mullah”. Ma il buon (dis)onorevole Manlio Di Stefano queste cose finge di non saperle e in un commento di risposta a chi gli ricordava questo fatto afferma che l’Iran non sostiene il terrorismo mentre l’Arabia Saudita si, quindi con gli Ayatollah si possono fare affari (ricordiamo che Manlio di Stefano è membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, quindi non uno qualsiasi).
Sotto certi aspetti è preferibile chi dice apertamente che dei Diritti Umani non gliene importa nulla, che se l’Iran vuole distruggere Israele sono affari di Gerusalemme e va dritto per fare affari con Teheran, piuttosto che questi ipocriti come il (dis)onorevole Manlio Di Stefano che per mera ideologia anti-americana e anti-israeliana fa finta di non sapere queste cose. Ma il massimo della ipocrisia il (dis)onorevole Manlio Di Stefano la raggiunge quando parla (insieme a chi lo intervista per IRIB) della collaborazione del Governo Italiano con quello iraniano nella lotta al traffico di droga. Bene, bella iniziativa, peccato che proprio il più importante gruppo terroristico finanziato, sostenuto e armato da Teheran, Hezbollah, sia uno dei maggiori trafficanti di droga del mondo. Un po’ come fare un accordo con Totò Riina per combattere la mafia. Come la mettiamo (dis)onorevole Di Stefano? Se non sa nemmeno questo, cosa ci sta a fare in Commissione Esteri della Camera?
Scritto da Bianca B.
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