Dopo una attività di 20 ore lungo il confine tra Libano e Siria un drone israeliano ha superato le difese russe in Siria e ha colpito un’automobile civile che stava trasportando un comandante di Hamas.
È quanto si apprende da fonti qualificate dell’esercito israeliano che però non hanno fornito altri dettagli, in special modo sulle generalità del target definito genericamente un “membro anziano di Hezbollah”.
Non è chiaro nemmeno se il drone israeliano si sia giovato di particolari mezzi di guerra elettronica per accecare le difese russe e siriane o se sia semplicemente sfuggito alle batterie di S-300 e di S-400. Si è introdotto in Siria, ha colpito ed semplicemente scomparso.
Secondo l’agenzia Avia.pro, che riporta il fatto citando un “esperto della difesa”, «non si può escludere che Israele abbia condotto una operazione attiva volta alla soppressione elettronica dei sistemi di difesa aerea siriani. Tuttavia, non è stato aperto il fuoco sull’UAV che ha violato il confine, il che è molto sorprendente, soprattutto dopo le dichiarazioni di Damasco sulle sue intenzioni di abbattere tutti i droni e gli aerei che violano lo spazio aereo della Repubblica araba».
Stando ai rapporti, il drone israeliano ha colpito da una distanza di circa due chilometri e non è escluso che stesse aspettando “l’obiettivo”. Si giustificherebbe così la lunga attività di sorvolo del confine siro-libanese.