Oggi uno dei politici più anti-israeliani del M5S, Manlio Di Stefano, quello che per intenderci lo scorso anno diceva che il terrorismo islamico non esiste, ha reso noto al mondo che lui, Luigi Di Maio e Ornella Bertorotta andranno in Israele e nella cosiddetta “Palestina” per un viaggio istituzionale che prevede incontri con la società civile e istituzionale dei due popoli.
Va beh, già è tanto che non abbia detto di andare in Palestina senza nominare Israele (ricordate il “buongiorno dalla Palestina” proferito da Israele?) visto come la pensa il futuro Ministro degli Esteri italiano (sic). Ma siccome il nostro Manlio di Stefano è uno che di politica estera se ne intende parecchio non poteva solo scrivere un messaggino stringato, no, Manlione nostro ci fornisce su un piatto d’argento la soluzione al conflitto israelo-palestinese. Scrive su Facebook:
La soluzione è solo politica e risiede nel rispetto del diritto internazionale, vale a dire nell’applicazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 242 del 22 novembre 1967 che istituisce un ritiro totale dell’esercito israeliano da Gaza, dalla Cisgiordania e da Gerusalemme Est; lo smantellamento di tutte le colonie illegali, il rispetto delle frontiere dei territori occupati nel 1967 e un accordo vero di tutte le parti in causa sul tema del ritorno dei rifugiati palestinesi.
Fantastico non è vero? In un nanosecondo il nostro Manlio Di Stefano ha risolto quello che la diplomazia internazionale non è riuscita a risolvere in 70 anni. Il bello è che poco prima parlava di «rispetto della sovranità e della non ingerenza negli affari interni dei singoli Paesi» e sottintendeva anche un dialogo tra le parti. A cosa serve a questo punto il dialogo tra le parti quando la soluzione è che Israele ceda ad ogni richiesta palestinese senza tenere conto della mutata situazione sul terreno dopo diverse guerre di aggressione che lo Stato Ebraico ha dovuto subire? Dite la verità: non vi sembra geniale il nostro Manlione Di Stefano? Veramente ci chiediamo come sia possibile che non abbia preso il posto della Mogherini visto che la pensano allo stesso modo anche se Manlio Di Stefano è certamente più preparato della Mogherini. Vuoi mettere, che so, un incontro con Lavrov fatto dalla Mogherini e lo stesso incontro fatto da uno di peso come Manlio Di Stefano? Non c’è chiaramente paragone. Ma cosa ci fa un simile statista ancora relegato alla Commissione Esteri della Camera? Portatelo all’Onu, portatelo a fare conferenze in tutto il mondo, fatelo esprimere che in due settimane ci risolve tutti i problemi di politica estera. Che genio Manlione Di Stefano.
Scritto da Bianca B.