Si chiama come l’operazione alleata contro Saddam Hussein, Desert Storm, la vasta operazione militare lanciata dall’esercito egiziano nella penisola del Sinai volta a riprendere il controllo di quella importantissima striscia di terra da mesi diventata un rifugio per i gruppi terroristi islamici.
Le forze d’elite egiziane supportate da mezzi blindati ed elicotteri da combattimento, da questa notte hanno dato il via al rastrellamento dell’intera regione del Sinai dopo che nei giorni scorsi i gruppi terroristi avevano attaccato a più riprese diversi posti di controllo dell’esercito e della polizia egiziana uccidendo decine di militari.
In allerta anche l’esercito israeliano che teme una reazione da parte dei terroristi islamici rivolta verso Israele. Una batteria di missili anti missili “Iron Dome” è stata posizionata lungo il confine con il Sinai mentre è stato rafforzato tutto il dispositivo militare. Rafforzati ulteriormente anche i controlli lungo il confine con Gaza.
Situazione in Egitto
Intanto sembra inasprirsi la tensione in Egitto. Ieri si sono avuti diversi sanguinosi scontri tra estremisti islamici ed esercito. I morti sono a decine e lo cambio di accuse tra le parti è fitto e senza remore. I militari sostengono di aver sparato dopo che erano stati attaccati da manifestanti armati. Gli estremisti islamici sostengono invece che i militari hanno sparato senza ragione. Una fonte dell’esercito ha rilevato che i militari sono in possesso di immagini e video che dimostrano in maniera incontestabile che ad attaccare per primi sono stati gli estremisti islamici nel tentativo, poi riuscito, di scatenare la reazione dei militari e trasformare le vittime in martiri. Sono in corso le ricerche per individuare i responsabili.
Sarah F.