Egitto – Alla fine l’opposizione democratica egiziana ha deciso di prendere parte al referendum sulla nuova Costituzione che introduce la Sharia in Egitto e quindi di non boicottarlo. La decisione arriva dopo che il Presidente Morsi non ha ceduto di un millimetro sulla data di domani per la consultazione.
All’inizio l’opposizione era propensa per il boicottaggio del referendum, ma questo atteggiamento avrebbe praticamente sancito l’automatica approvazione della nuova Costituzione voluta dagli islamisti e quindi, dopo diverse discussione, anche le forze democratiche egiziane hanno deciso di prendere parte alla consultazione.
Ma dalle associazioni egiziane per i Diritti Umani arriva un altro allarme. Gli islamisti appartenenti alla Fratellanza Musulmana e alla corrente salafita vieterebbero alle loro mogli e figlie di partecipare al referendum per il timore che nel segreto dell’urna possano votare NO all’introduzione della Sharia in Egitto che vorrebbe dire una fortissima riduzione dei Diritti delle donne. Già nelle manifestazioni a favore del regime organizzate dagli islamisti alle donne è vietato partecipare, il che la dice lunga su come la pensino gli estremisti islamici. Ora arriva questo ennesimo allarme a cui non è difficile credere.
Per questo motivo le associazioni egiziane per i Diritti Umani hanno lanciato un accorato appello alle autorità di controllo affinché vigilino che non ci siano costrizioni nei confronti delle donne egiziane legate agli esponenti della Fratellanza Musulmana e ai salafiti e che venga permesso loro di recarsi alle urne. La partecipazione in massa delle donne egiziane potrebbe veramente fare la differenza.
Sarah F.