Oggi in Iran si tengono le discusse elezioni iraniane, mai così apertamente falsate per consentire la vittoria del candidato gradito al Grande Ayatollah Ali Khamenei, cioè Ebrahim Raisi.
Già il Consiglio dei Guardiani, cioè l’organismo che decide chi può o non può partecipare alle elezioni presidenziali, aveva tagliato tutti i candidati “riformisti” rendendo le elezioni una farsa.
Ma non è bastato al Grande Ayatollah Khamenei. Voleva essere così sicuro che vincesse Ebrahim Raisi che con una mossa senza precedenti ha praticamente costretto tre candidati a ritirarsi.
Giusto per capire chi è il prossimo Presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi è il capo intransigente della magistratura iraniana che nella sua lunga carriera da magistrato ha mandato a morte migliaia di prigionieri politici.
Giusto per capirci, in Iran non esiste un candidato Presidente moderato, esistono (o esistevano) candidati meno intransigenti e meno radicali.
Il termine “moderato” che veniva usato per il Presidente uscente, Hassan Rohuani, è in realtà un termine usato impropriamente in occidente specie da quella stampa che pur di nuocere a Israele preferisce definire “moderato” un assassino.
Ciò detto, Ebrahim Raisi è qualcosa di più di un semplice assassino, è uno sterminatore di prigionieri politici e di riformisti. Ha mandato a morte uomini e donne con le accuse più stravaganti solo perché non si conformavano alle intransigenti leggi coraniche imposte dagli Ayatollah.
È l’uomo che ha fatto sparire nel nulla centinaia di attivisti del Movimento Verde, ragazzi e ragazze dei quali da anni non si sa assolutamente più nulla.
Eppure diranno [avranno il coraggio di dire] che Ebrahim Raisi “è stato eletto in libere e democratiche elezioni” e che quindi è giustificato a guidare l’Iran per i prossimi anni.
Non vi fate ingannare. Le elezioni in Iran sono tutto fuorché democratiche e Ebrahim Raisi è tutto meno che il Presidente degli iraniani.
Lo sterminatore di giovani ragazze e ragazze, il boia di migliaia di oppositori, non rappresenta l’Iran. Rappresenta Khamenei e i Guardiani della Rivoluzione, ma non gli iraniani.