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L’allarme arriva da uno studio russo e non è certo una bella prospettiva. Secondo questo studio ripreso da diversi organi di stampa russi, tra 40 anni in Europa ci saranno oltre 70 milioni di musulmani, ci saranno più moschee che chiese e il cristianesimo sarà relegato dietro all’Islam.

Grandi scrittori e scrittrici lo avevano previsto, a partire da Oriana Fallaci che profetizzava Eurabia o da Elena Chudinova che nel 2005 con un romanzo giudicato all’epoca “fantascientifico” e intitolato La Moschea di Notre Dame, profetizzava l’islamizzazione della Francia dove i produttori di vino venivano pubblicamente lapidati, un romanzo grandioso boicottato dalla stampa “politicamente corretta” e che purtroppo, proprio per la Francia, è diventato una triste verità anche se ancora non siamo alle lapidazioni ma, come dice il sociologo francese di origine russa, Nikita Krivoshein, a Parigi e in altre grandi città francesi ci sono interi quartieri musulmani dove la gente comune e in particolare le donne si guardano bene dall’entrarci. «Non siamo ancora ai massacri o al rogo delle chiese – dice Krivoshein – ma ci sono tantissimi singoli casi di violenza e intolleranza da parte dei musulmani verso i non musulmani che nel loro insieme delineano un quadro fortemente allarmante in Francia».

La stessa situazione la possiamo trovare in Gran Bretagna, Belgio e Paesi Bassi dove la Sharia è entrata nei codici civili, in Danimarca, Svezia e Norvegia dove le politiche aperte nei confronti della immigrazione hanno favorito una forte islamizzazione del territorio, in Germania dove la comunità musulmana è arrivata ad avere un peso politico e ricattatorio non indifferente.

Alexander Rar, uno studioso politico tedesco ha fatto dei calcoli ancora più allarmanti rispetto a quello dello studio russo, lui prevede infatti che si raggiungerà  la cifra di 70 milioni di musulmani in Europa già nel 2025 e questo grazie alla fortissima pressione migratoria dai paesi islamici che l’Europa non riesce ad arginare e, in alcuni casi, addirittura favorisce. Addirittura un altro studio tedesco redatto da una associazione cristiana di Monaco di Baviera ci spiega che le cifre sono in difetto, in primo luogo perché tengono conto solo della immigrazione regolare e non di quella irregolare che in alcuni casi supera la prima, e poi non tengono conto dell’alta fecondità delle donne islamiche, cioè per arrivare a quei dati si sono considerati solo i parametri strettamente legati alle previsioni relative alla immigrazione e non a quelli della crescita demografica tra gli islamici, potenzialmente esplosiva.

Studi e ricerche a parte, se consideriamo i numeri nudi e crudi e se li guardiamo attentamente possiamo constatare che nella peggiore delle ipotesi tra 40 anni solo il 10% della popolazione europea sarà musulmana, non sono quindi i numeri in se a preoccupare quanto piuttosto la virulenza e la prepotenza della religione musulmana. Per quello che possiamo constatare, in molti paesi europei i musulmani, pur essendo in forte minoranza, riescono a imporre senza problemi le loro regole, occupano interi quartieri di grandi città dove, in alcuni casi hanno una loro polizia religiosa (avviene in Gran Bretagna, in Belgio, in Danimarca e in Svezia) che costringe ad applicare la Sharia. Hanno persino tribunali islamici che decidono e si sostituiscono ai tribunali legali (avviene in Gran Bretagna e ci sono prove che stia avvenendo a Tolosa, Lione e Marsiglia, in Francia). Se fanno questo oggi che sono il 5/6% della popolazione europea, cosa potranno fare quando saranno il 10 o il 20%? Non solo, appare sempre più evidente il peso politico che hanno all’interno dei singoli Stati europei dove in molti casi riescono a imporre leggi che facilitano la migrazione dai paesi musulmani, la costruzione di moschee e di minareti, ecc. ecc. Ecco, è questo ciò che ci preoccupa maggiormente, molto più di quanto facciano i numeri che comunque sono preoccupanti specie se di fa l’equazione con il tempo relativamente breve nel quale viene prevista questa crescita.

Cosa fare per arginare l’islamizzazione dell’Europa? Prima di tutto certificare che la Sharia è illegale rispetto alle regole europee. Già solo questo basterebbe ad arginare molte prepotenze e pretese fatte dalle comunità musulmane. E poi fare l’esatto contrario di quanto fatto fino ad ora in termini di immigrazione, cioè ristabilire e far rispettare le quote nazionali, espellere gli immigrati irregolari con accompagnamento alla frontiera (che vuol dire accompagnamento nel loro paese d’origine), togliere ogni forma di sussidio alle famiglie numerose extracomunitarie perché non si capisce come possano fare tanti figli se veramente si trovano in difficoltà. Infine, non cedere in alcun modo alle tante pretese islamiche, dal Crocefisso nei luoghi pubblici agli alberi di Natale. Non possiamo in nessuna caso farci imporre le loro regole. E queste cose vanno fatte adesso che ancora sono un numero controllabile perché tra 30/40 non sarà più possibile.

Carlotta Visentin