Eurovision Song Contest 2016 bandisce bandiera palestinese

Il festival canoro europeo Eurovision Song Contest 2016 ha bandito la bandiera palestinese. Lo si apprende da un documento pubblicato in rete nel quale sono elencante le bandiere che non possono essere sventolate in pubblico, tra le quali appunto quella palestinese.

La Globe Arena, cioè la sede dove si terrà l’Eurovision Song Contest 2016, ha specificato che non potranno essere esposte o sventolate in pubblico tutte quelle bandiere che contengono un messaggio commerciale, le bandiere di natura politica o religiosa e tutte quelle bandiere di stati non riconosciuti alle Nazioni Unite come quella basca, della Crimea e tante altre come appunto quella palestinese.

Oltre alla spiegazione dettagliata la Globe Arena fornisce anche una immagine esaustiva delle bandiere vietate. A quella del ISIS viene dedicata una sezione a parte.

Il documento pubblicato in rete spiega con chiarezza che il pubblico potrà sventolare una qualsiasi delle bandiere appartenenti a uno dei 42 Paesi che partecipano alla gara canora, potranno sventolare la bandiera dell’Unione Europea, quella arcobaleno della pace o una qualsiasi bandiera di un altro Stato a condizione però che esso sia membro delle Nazioni Unite e che appaia nella lista dei Paesi membri pubblicata sul sito dell’Onu. La Palestina è stata riconosciuta solo come Stato osservatore il che implica che non è uno Stato membro (a differenza di quanto troppo spesso ci raccontano i sostenitori filo-pal).

La decisione di Globe Arena ha subito scatenato feroci polemiche tra gli odiatori di Israele che avrebbero voluto fare come gli anni scorsi quando in occasione della esibizione dei rappresentanti israeliani sventolavano le bandiere palestinesi. Anche i sostenitori baschi e di altre bandiere bandite hanno protestato, ma le polemiche più accese sono quelle dei tanti movimenti filo-palestinesi.

La coraggiosa decisione presa dalla Globe Arena di bandire la bandiera palestinese dal Eurovision Song Contest 2016 restituisce finalmente un briciolo di verità e di dignità a una manifestazione europea che troppo spesso è stata usata per fini politici che poco hanno a che fare con il contesto della manifestazione stessa. Un esempio di rispetto per la legalità internazionale che dovrebbe essere seguito anche da altre manifestazioni internazionali di ogni tipo.

Scritto da Sarah F.

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