E’ guerra sul web contro i boicottatori del Movimento BDS e contro gli odiatori di professione che proprio il web usano per diffondere i loro messaggi di odio contro Israele e contro l’occidente. Finalmente il Governo israeliano ha capito che non poteva più rimanere fermo e non combattere questa guerra sul web che sempre di più assomiglia a una vera guerra e ieri ha stanziato 26 milioni di dollari dedicati a combattere il Movimento BDS su internet.
La decisione era da tempo nell’aria e veniva da più parti sollecitata specie da chi imputava al Governo israeliano una scarsa comunicazione sul web. La maggioranza dei fondi saranno destinati alle aziende tecnologiche israeliane, molte delle quali composte da ex agenti del Mossad esperti di controspionaggio informatico. Il loro compito sarà quello di portare avanti iniziative digitali volte a contrastare chi, come il Movimento BDS, cerca di delegittimare l’esistenza dello Stato Ebraico, di raccogliere informazioni su questi gruppi e persone e di contrastare i loro sforzi contro Israele.
In sostanza, come dice il direttore generale del Ministero degli Affari Strategici, Sima Vaknin-Gil, si tratta di creare una vera e propria unità di combattenti del web.
Israele sforna ogni anno centinaia di esperti informatici tra i migliori al mondo, esperti che fino ad oggi hanno contribuito a creare software e script che più di una volta sono stati usati per attaccare i nemici dello Stato Ebraico (si pensi per esempio al virus Stuxnet e ad altri worm) ma fino ad oggi questi esperti non erano mai stati usati nella guerra sul web contro il Movimento BDS e contro altri gruppi anti-occidentali o islamici che invece usano sapientemente la rete per i loro criminali scopi. Da oggi finalmente il problema non viene più sottovalutato e viene presa coscienza che ci si trova di fronte a una vera e propria guerra sul web che non può non essere adeguatamente combattuta.
Redazione