La Turchia di Erdogan sempre più schierata con Hamas. Nonostante gli sforzi del Segretario di Stato americano, John Kerry, per dissuadere il primo ministro turco dal visitare la Striscia di Gaza, Erdogan ha risposto che è sempre più determinato a compiere la storica visita.
Lo rende noto il sito delle Brigate Ezzedeen AL-Qassam, il braccio armato di Hamas, il quale nell’approfondire la notizia riporta che Erdogan ha deciso di visitare Gaza nel prossimo mese nonostante le fortissime pressioni di John Kerry e di Abu Mazen che avrebbero voluto che il premier turco scegliesse un’altra data per la visita, cioè che aspettasse tempi migliori.
Secondo il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, il tentativo di Kerry e di Abu Mazen di convincere Erdogan a non recarsi a Gaza corrisponde a una “collusione con il nemico israeliano allo scopo di mantenere il blocco su Gaza”.
E ora ci si aspetta una forte intensificazione del lancio di missili su Israele. Infatti ogni qualvolta Hamas ha trovato un appoggio esterno alla sua causa, che ricordiamo è la distruzione di Israele, immancabilmente sono aumentate le provocazioni sottoforma di lancio di missili e di azioni terroristiche. Già nei giorni scorsi, nel più completo silenzio internazionale, i missili di Hamas hanno ripreso a cadere sul Sud di Israele con una certa frequenza. Se poi, come è naturale, Israele risponde agli attacchi si scatena immediatamente l’assalto mediatico contro Gerusalemme.
Quello che francamente resta un mistero è come sia possibile che un’alleanza come la NATO non intervenga contro uno Stato membro (la Turchia) che appoggia palesemente un gruppo terrorista. Fatto sta che se Erdogan dovesse recarsi in visita ufficiale a Gaza, come è ormai certo che farà, Israele dovrà prendere atto che la Turchia è un paese ostile che appoggia apertamente Hamas, cioè chi ha come obbiettivo la distruzione di Israele.
Sarah F.