Se uno va in campagna elettorale a chiedere voti si presume che nel farlo spieghi bene perché l’elettore dovrebbe scegliere lui e non qualcun altro. Se a uno che si candida a guidare il paese viene chiesto perché si dovrebbe votare per lui o gli vengono poste delle domande specifiche, si presume che risponda per spiegare le proprie ragioni.
Con Grillo e i suoi seguaci questa regola, che dovrebbe essere fondamentale, non vale. Se uno si azzarda a criticare il Movimento 5 Stelle o a fare qualche domanda sul programma scatta immediatamente quello che da più parti viene definito il “sistema Casaleggio” e che Di salvo ci ha spiegato benissimo nel suo “la comunicazione tossica”. Una marea di commenti traboccanti di insulti, accuse di “essere pagati dal regime”, qualche minaccia nemmeno tanto velata e appellativi a go go. Qualcuno ha persino tirato fuori il Mossad come committente delle critiche, ma si sa, c’è chi vede il Mossad ovunque e la stupidità è una brutta malattia incurabile. Risposte? Zero. Spiegazioni sul perché si dovrebbe votare per il M5S? Zero virgola zero. Tentativi intelligenti di spiegare la linea grillina? Non pervenuti. Risposte ai tanti dubbi sulla persona di Grillo? Neanche a pensarci. Solo insulti. Insomma, della serie “io so io e voi non siete un cazzo”.
La risposta più plausibile a questo comportamento è che chi vota per Grillo in fondo vota per una scommessa senza sapere esattamente su cosa o su chi scommette. Un’altra plausibile risposta, visto anche come si sono comportati i grillini con i loro stessi colleghi che hanno osato contestare il rais, è che questa sia la loro linea politica. O sei con me in tutto e per tutto oppure diventi un nemico da abbattere, da demonizzare e da insultare. In ogni caso è un sistema che tutto si può definire meno che un sistema democratico. Ricorda molto da vicino il sistema islamico dove l’adepto stregato fa esattamente e senza chiedere spiegazioni quello che gli dice l’imam, persino farsi esplodere, dove c’è solo quella idea e tutti gli altri, gli infedeli, sono nemici alleati di Satana. Qualcuno tempo fa (il grillino Salsi) in maniera molto riduttiva aveva paragonato il M5S a Scientology, ma io lo paragonerei più a qualcosa di molto vicino al sistema verticistico islamico.
Detto questo, va riconosciuto al M5S di avere anche buone proposte, gli va riconosciuto che effettivamente in Italia la “vecchia politica” ha sempre pensato solo a se stessa e che ha portato questo povero Paese sull’orlo dell’abisso. Solo che non crediamo alle favolette, non crediamo che la soluzione sia Beppe Grillo. Magari ci sbagliamo e tra qualche mese saremo costretti a rettificare. Ma visto il comportamento del popolo grillino e del suo leader, francamente ci crediamo davvero poco. In realtà in questo momento il comportamento di Grillo e del suo movimento ricorda molto da vicino quello di Berlusconi e dei suoi adepti. Ricorda le oche starnazzanti che in TV non permettono agli interlocutori di parlare e di sostenere un dibattito civile.
Insomma, c’è qualcuno in grado di convincermi (convincerci) a votare per il Movimento 5 Stelle? C’è qualcuno che senza insulti sia in grado di darci le risposte che chiediamo? C’è qualcuno in grado di spiegare perché un indeciso oggi debba votare per il Movimento 5 Stelle? Se c’è si faccia avanti.
Alcune domande a cui vorremmo una risposta:
- chi è il candidato Premier del M5S?
- Grillo applicherà sulla sua persona la regola che in parlamento andranno solo gli incensurati?
- E’ vero o non è vero che Grillo nel 1997 con la Gestimar ha aderito al condono tombale che però oggi condanna?
- E’ vero o non è vero che Grillo ha aperto all’ingresso in Parlamento di CasaPound?
- Quale sarà la politica estera del M5S. Verrà condizionata dal sig. Parvez Tajdik (suocero iraniano di Grillo)?
- Ma soprattutto vorremmo che rispondesse alle 10 domande fatte da Di Salvo (qui il link)
Carlotta Visentin