Siamo alle liste di proscrizione, allo squadrismo via web. Grillo e il M5S hanno inaugurato un nuovo capitolo della loro tristissima storia, quello delle liste dei giornalisti nemici, dove per “nemici” si intende quei giornalisti critici con Grillo e il M5S.
La prima vittima di questo vero e proprio squadrismo fascista via web è Maria Novello Oppo, giornalista dell’Unità, colpevole di criticare Grillo e il M5S e di guadagnare onestamente il proprio stipendio. Si perché Grillo la accusa sostanzialmente di fare il proprio lavoro e per questo di essere pagata. Molto abilmente Grillo mixa la sua lotta contro il finanziamento pubblico alla Stampa, che per certi versi può essere giusta, con il Diritto di un giornalista di vedere riconosciuto il suo lavoro.
E non trattasi di legittima “strategia mediatica” quella di Grillo. Per lui quelli che criticano il M5S sono veramente nemici da abbattere, come lo sono per Putin e per tutti i dittatori del mondo. La differenza sta nel fatto che Grillo, almeno per ora, non li può incarcerare o peggio……
E a prescindere dalle ragioni, giuste o meno, di un risentimento verso chi critica, la differenza che c’è tra il contestare un articolo critico con argomentazioni valide (lo fanno in tanti quando hanno le argomentazioni per farlo) e dare il via a una vera e propria caccia al giornalista, è immensa e denota con limpidezza l’ideologia da regime di questo comico di basso livello prestato alla politica.
L’attacco e la minaccia ai giornalisti, a prescindere da quale parte essi stiano, è uno degli atti più gravi che si possano fare che non ricorda solo i regimi dittatoriali ma persino un metodo mafioso più che collaudato dove giornalisti critici e scomodi ai boss e ai loro adepti politici venivano eliminati. Qui non siamo a questi livelli, non si ventila l’eliminazione fisica del giornalista scomodo, ma si attua un attacco volto a eliminarlo moralmente e virtualmente, dove il giornalista reo di essere critico verso Grillo e il M5S viene messo sulla gogna mediatica e dato in pasto ai lupi assetati di sangue, di qualsiasi sangue. Si va oltre il metodo Boffo inaugurato dalle testate berlusconiane, questo è un attacco alla stampa libera più che a una persona.
E se domani venisse fuori un pazzo esaltato, di cui questo Paese purtroppo è pieno, che tentasse di fare del male a uno dei giornalisti schedati da Grillo (perché di schedatura si tratta), cosa dirà il comico genovese? Che lui non può controllare tutti i pazzi esaltati d’Italia? Ma di certo li può spingere a fare follie o atti violenti.
Grillo vuole un Paese specchio del suo movimento, dove nessuno si può permettere il lusso di criticarlo. Con i suoi adopera l’espulsione sistematica, con i giornalisti adesso usa la schedatura e lo squadrismo. Quale sarà la prossima mossa? La marcia su Roma?
P.S.
Consiglio vivamente di leggere questo articolo
Bianca B.