Latakia, Siria (Rights Reporter) – Il regime siriano avrebbe concluso un accordo con l’Iran per concedere a Teheran l’uso del porto di Latakia, una mossa che darebbe agli iraniani l’accesso al Mar Mediterraneo.
A riferirlo è il sito di notizie siriano Jorf News, che tra le altre cose annuncia che i pasdaran iraniani (IRGC, Corpo delle guardie della rivoluzione) hanno iniziato un addestramento congiunto con altre milizie sciite proprio a Latakia indirizzato a perfezionare il combattimento navale e “operazioni di sbarco”.
Secondo Jorf News, che cita una fonte autorevole, nelle esercitazioni sarebbero coinvolte anche le milizie sciite irachene e afghane attualmente presenti in gran numero in Siria, tra queste le famigerate milizie afghane Fatemiyoun e la brigata sciita Imam Muhammed al-Baqir.
Assad avrebbe firmato un accodo con Teheran secondo il quale dal prossimo mese di ottobre l’Iran potrà usare il porto di Latakia, ufficialmente per trasferire merci (e armi) in Siria anche se il sospetto che il più importante porto della Siria sul mediterraneo venga usato anche per scopi militari è molto forte.
Latakia ospita anche unità navali russe nonché un aeroporto militare attualmente usato da Mosca per i suoi raid in Siria, il che secondo i pasdaran iraniani dovrebbe interdire qualsiasi tipo di azione militare israeliana.
Il gioco pericoloso di Assad
Nei fatti la Siria sta effettivamente diventando una provincia iraniana, svenduta da Assad per mantenere il potere.
Il regime siriano ha permesso all’Iran non solo di usare il suo territorio come base di terra per un eventuale attacco a Israele, ma è arrivato al punto di accettare senza battere ciglio la presenza delle milizie sciite afghane e irachene (circa 80.000 uomini) che non sono certo in Siria per combattere i “ribelli”.
E ora concede anche l’uso del porto di Latakia, una decisione chiaramente militare anche se nascosta dietro a motivazioni “umanitarie” visto che vorrebbero far passare l’idea che gli iraniani useranno il porto di Latakia per portare in Siria aiuti umanitari.
Ma tutto questo comporta dei rischi. Difficilmente infatti Israele accetterà una base navale iraniana nel Mediterraneo, a prescindere o meno dalla presenza russa che nelle speranze dei pasdaran dovrebbe impedire eventuali attacchi israeliani.