Secondo diverse fonti di intelligence il nuovo capo di ISIS sarebbe Amir Mohammed Abdul Rahman al-Mawli al-Salbi, uno dei fondatori dello Stato Islamico.
Noto con il nome di battaglia di Abdullah Qardash, presumibilmente non è arabo ma turkmeno iracheno la cui famiglia proviene da Tal Afar, una città irachena nordoccidentale vicino ai confini di Siria e Turchia.
Secondo le intelligence avrebbe anche un fratello che attualmente vive in Turchia ed è un membro di spicco di un gruppo politico etico chiamato Fronte iracheno turkmeno.
Anche se si viene a sapere solo oggi, la nomina di al-Salbi è arrivata a poche ore dalla morte di Abu Bakr al-Baghdadi.
Stando alle notizie che si hanno su di lui, avrebbe guidato le operazioni all’estero dello Stato Islamico e sarebbe responsabile in prima persona dello sterminio degli Yazidi.
Ha fatto carriera molto velocemente nello Stato Islamico grazie al suo background di studioso islamico e ha emesso sentenze religiose che oltre ad aver decretato il genocidio degli Yazidi hanno deliberato lo svuotamento delle pianure di Nieveh nel nord dell’Iraq.
Al-Salbi è laureato in legge sulla sharia presso l’Università di Mosul. Nel 2004 è stato arrestato dalle forze statunitensi e rinchiuso nella prigione di Camp Bucca, nel sud dell’Iraq, dove ha incontrato Baghdadi. Si ritiene che abbia almeno un figlio.
Su di lui c’è una taglia da cinque milioni di dollari (che ora presumibilmente crescerà) emessa dal Dipartimento di Stato americano.
Al-Salbi ha molti contatti in Turchia grazie anche alla sua origine e al fratello cittadino turco. Si ritiene che userà questi contatti per “ridare slancio” alle operazione di ISIS, operazioni che sarebbero già riprese nel nord dell’Iraq.