Alla faccia della crisi che attanaglia l’Iran. Il grande Ayatollah Ali Khamenei è a capo di un impero finanziario che vale qualcosa come 95 miliardi di dollari. A rivelarlo è una inchiesta della Reuters.
Secondo quanto svela la Reuters la guida suprema iraniana controlla il cosiddetto “Setad” (quartier generale) una struttura messa in piedi dall’Ayatollah Ruhollah Khomeini per sequestrare i beni immobili degli oppositori al regime degli Ayatollah. Khomeini però aveva lasciato disposizioni affinché gli utili derivanti dalla vendita di questi immobili, sequestrati in massa, venissero destinati a opere di beneficienza. Invece 24 anni dopo la sua fondazione l’organizzazione Sedat è un vero e proprio gigante economico che controlla banche, aziende agricole, aziende petrolifere, controlla il mercato del caffè e del cemento. Valore stimato, 95 miliardi di dollari.
In sostanza, secondo la Reuters, quello che nei piani di Khomeini doveva diventare un fondo di beneficenza con Khamenei è diventato un mezzo per detenere il potere controllato al 100% dal grande Ayatollah Khamenei e dalla sua famiglia. La Reuters afferma però di non aver trovato le prove che Khamenei usa questo immenso impero finanziario elusivamente a titolo personale ma si dice certa che lo usa per detenere il potere.
Immediate le reazioni dall’Iran. Il Direttore Generale di Sedat, Hamid Vaezi, ha detto che l’indagine della Reuters si basa sul nulla e su semplici illazioni e che è una manovra per includere i beni di Sedat nella lista nera delle sanzioni imposte all’Iran. Nessuna reazione invece da Khamenei.
Un fatto sembra essere certo. La Reuters ha scoperto che la magistratura iraniana ha emesso tutta una serie di sentenze che di fatto favoriscono la Sedat a discapito della concorrenza, che attraverso apposite leggi la Sedat ha dato il via alla sistematica attività di confisca dei beni di chiunque si frapponga tra il potere di Khamenei e il resto. Insomma, un vero e proprio sistema mafioso usato anche dallo Scià di Persia prima della rivoluzione iraniana e che fu alla base della protesta che portò poi alla caduta dello stesso Scià.
Per molti anni il Grande Ayatollah Khamenei ha duramente condannato la corruzione e i governanti che usano il potere per il loro tornaconto personale, adesso si scopre che lo stesso Khamenei è a capo del più grande sistema mafioso e di corruzione dell’Iran.
Ora ci chiediamo: come possono gli Stati Uniti fidarsi di gente come l’Ayatollah Khamenei che mente in maniera così spudorata al suo stesso popolo, oppure di persone come Hassan Rohani che copre tutte queste malefatte?
Noemi Cabitza
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