Il finanziamento di Teheran al terrorismo islamico prosegue senza sosta e arriva a toccare vette inimmaginabili prima del sollevamento delle sanzioni a seguito dell’accordo sul nucleare iraniano. Secondo dati forniti dal quotidiano arabo con sede a Londra, a-Sharq al-Awsat, i finanziamenti iraniani a Hezbollah sarebbero pari a un miliardo di dollari l’anno mentre di recente Teheran ha approvato un trasferimento di denaro pari a 70 milioni di dollari verso i terroristi palestinesi della Jihad Islamica.
Partiamo da questi ultimi. Questa settimana Ramdan Salah, capo della Jihad Islamica, un gruppo terrorista che agisce sia nella Striscia di Gaza che i Cisgiordania dove è in fortissima espansione, si è recato in visita a Teheran per ottenere aiuto finanziario dagli Ayatollah strappando un finanziamento pari a 70 milioni di dollari più la promessa di armi, missili e supporto dalla intelligence al fine di individuare obiettivi israeliani sia in Israele che fuori dallo Stato Ebraico. Ne ha dato notizia proprio il giornale arabo a-Sharq al-Awsat anche se inizialmente sia gli iraniani che Ramdan Salah avevano smentito, salvo poi confermare indirettamente affermando che «il sostegno di Teheran alla Jihad Islamica non è reato», affermazione inverosimile in quanto proprio la Jihad Islamica è considerata un gruppo terrorista al pari di Hamas. Ma a parte la somma importante con cui l’Iran finanzia le azioni terroristiche palestinesi contro Israele, il dato importante che non va sottovalutato è il ruolo che assume la Jihad Islamica nel contesto palestinese. Con questo denaro e con l’assistenza per le armi e sotto l’aspetto della intelligence la Jihad Islamica potrebbe ben presto soppiantare Hamas che per il momento appare fermo al palo e in forte difficoltà proprio per la mancanza di finanziamenti. Questo aspetto viene attentamente valutato sia dallo Shin Bet per quanto riguarda le implicazioni interne che dal Mossad per quanto riguarda quelle esterne. Da diverso tempo infatti l’intelligence israeliana registra e segnala il rischio rappresentato dalla espansione della Jihad Islamica sia a Gaza che in Cisgiordania, espansione che potrebbe favorire infiltrazioni dell’altro grande gruppo terrorista legato all’Iran, Hezbollah.
Ed è proprio Hezbollah a beneficiare maggiormente dell’aumento della disponibilità di denaro iraniano seguito al sollevamento delle sanzioni internazionali contro Teheran. La cifra che riceve Hezbollah dall’Iran è enorme: un miliardo di dollari ai quali vanno aggiunte armi di ogni tipo, supporto massiccio della intelligence in particolare per organizzare attentati anti-israeliani all’estero e una assistenza militare degna di una grande potenza.
In Israele in molti sono ancora convinti che il pericolo maggiore per lo Stato Ebraico sia Hamas, che sicuramente è pericoloso ma non quanto lo sono Hezbollah e la Jihad Islamica a seguito del fiume di denaro che stanno ricevendo da Teheran e dalle armi tecnologicamente avanzate di cui dispongono (nel caso di Hezbollah) o che potrebbero avere (in quello della Jihad Islamica). Va ricordato che le uniche occasioni in cui durante l’ultima guerra di Gaza vennero usati missili iraniani contro Israele (che raggiunsero Tel Aviv) furono quelle in cui a lanciare i missili era stata proprio la Jihad Islamica.
Scritto da Sarah F.