Israele: gli arabi vogliono il caos. Hamas chiama alla rivolta generale

by 21 Luglio 2017

Israele, Rights Reporter – Oggi è la giornata della rabbia organizzata dai leader arabi per protestare contro la messa in opera di maggiori misure di sicurezza all’ingresso del complesso del Monte del Tempio a Gerusalemme e in particolare per i metal detector installati per evitare che i terroristi possano introdurre armi nei luoghi sacri.

israele metal detector gerusalemme

Ieri persino il re saudita, Salman d’Arabia Saudita, è intervenuto per dire che l’installazione di metal detector all’ingresso del Monte del Tempio non viola nessun Diritto e che in ogni altro luogo sacro del mondo, dalla Mecca al Vaticano, i metal detector sono la normalità e ha invitato gli arabi alla calma.

Ma non è servito a nulla. Ieri sera Hamas ha inondato i media di inviti a scatenare la violenza sul Monte del Tempio e ad attaccare le forze armate israeliane. Lo stesso ha fatto Al Fatah, il partito del Presidente palestinese Abu Mazen. A seguito di questi inviti la polizia israeliana ha predisposto per oggi un notevole potenziamento della vigilanza sul Monte del Tempio.

Ieri si era sparsa la voce che il Governo israeliano avrebbe potuto ordinare la rimozione dei metal detector onde evitare una escalation delle violenze e per non dare agli arabi la scusa per scatenare una terza intifada, che poi è esattamente quello a cui mirano. Ma ieri in tarda serata è arrivata la notizia che il Governo israeliano ha deciso per mantenere la linea della fermezza e che le misure di sicurezza non sarebbero cambiate.

A seguito di questa decisione e prevedendo altri violenti scontri organizzati dagli arabi, il capo della polizia di Gerusalemme, Yoram Halevi, ha ordinato ulteriori misure di sicurezza le quali, tra le altre cose, prevedono l’invio di migliaia di agenti di polizia a Gerusalemme.

In Israele, ma non solo, sono convinti che i terroristi arabi e la dirigenza palestinese vogliano usare la scusa dei metal detector solo ed esclusivamente per scatenare il caos e possibilmente una terza intifada. Sono anni che ci provano in tutti i modi senza riuscirci al fine di riacquistare attenzione dal mondo arabo. Ora i leader arabi della fazione palestinese intravedono in questa giornata della rabbia una occasione d’oro da non perdere. Per questo per oggi si prevedono duri scontri sul Monte del Tempio e probabilmente in tutto Israele.

Sarah G. Frankl

Vive nel sud di Israele. Responsabile della redazione e delle pubblicazioni Breaking News. Cura i social di Rights Reporter. Esperta del settore informatico. Hacker Etica

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