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Rights Reporter > Medio Oriente > Israele: dove erano gli ipocriti quando Al Jazeera fomentava odio?
Medio Oriente

Israele: dove erano gli ipocriti quando Al Jazeera fomentava odio?

By Lila C. Ashuryan Published 8 Agosto 2017
4 Min Read
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Dove erano gli ipocriti quando Al Jazeera con notizie totalmente inventate fomentava le violenze sul Monte del Tempio? Dove erano quegli ipocriti quando sempre Al Jazeera glorificava i “martiri” palestinesi che uccidevano cittadini israeliani?

Tra ieri e oggi è stato un susseguirsi di critiche al Governo israeliano per aver deciso di oscurare l’emittente di proprietà dell’emiro del Qatar, un oscuramento che a dire il vero è parziale in quanto Al Jazeera è perfettamente raggiungibile da Israele attraverso la TV satellitare.

La stampa estera si è schierata quasi compatta con l’emittente del Qatar e sono fioccati gli editoriali che accusano la democrazia israeliana di “censura” nei confronti dell’emittente dell’emiro del Qatar. Ipocriti, perché la libertà di stampa in Israele è garantita per legge, talmente garantita che per anni lo Stato Ebraico ha subito la politica dell’odio diffusa proprio da Al Jazeera attraverso notizie tendenziose e spesso del tutto false. Per anni Israele ha subito le vignette offensive contro l’ebraismo, la glorificazione del terrorismo islamico, la fomentazione all’odio razziale e ogni tipo di attacco all’ebraismo e ai cittadini israeliani.

Perché quegli ipocriti che ieri criticavano Israele non si sono mai sentiti quando avveniva tutto questo? E gli ipocriti non sono solo sul versante antisemita, ci sono pure quelli “di casa”, i cosiddetti “amici di Israele” che però non perdono una sola occasione per schierarsi contro lo Stato Ebraico adottando addirittura la scusa che lo fanno “perché vogliono bene a Israele” e perché “difendono la democrazia israeliana” e non vogliono vedere quella stessa democrazia attuare misure restrittive nei confronti della stampa.

Beh, cari ipocriti vi do una notizia: non ci sono e non ci sono mai state restrizioni alla stampa in Israele. Haaretz con i suoi articoli critici e talvolta pieni di odio e falsità è li a dimostrarlo. Ma confondere chi fomenta odio e violenza – come fa Al Jazeera – con chi fa informazione (anche se critica e non sempre onesta) significa essere in malafede. Cosa succederebbe in Italia se un giornale importante si mettesse a scrivere articoli che fomentano odio e violenza contro i cittadini italiani? La giustizia italiana li lascerebbe fare? Non credo. L’ordine dei giornalisti resterebbe in silenzio o adotterebbe misure contro quei giornalisti come, per esempio, ha fatto con i giornalisti che hanno criticato l’islam? E allora perché se una misura del genere la prende Israele si parla di “scandalo” e di “attacco alla libertà di stampa”?

Si chiama ipocrisia cari signori, una parola alla quale ormai ci siamo abituati quando si tratta di Israele, ma che tuttavia non riusciamo ancora a digerire. Al Jazeera è la voce più ascoltata e pericolosa dell’estremismo islamico che fa capo alla Fratellanza Musulmana. Se ne sono accorti pure gli arabi ma nessuno si è indignato quando a oscurare l’emittente del Qatar sono stati i maggiori Paesi arabi. Come mai cari ipocriti?

TAGGED: al jazeera, israele, libertà di stampa

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