Gerusalemme, Israele – Cosa succede quando uno Stato democratico finanzia le manifestazioni in un altro Stato democratico e cerca di condizionarne la politica interna? Si chiama ingerenza e non è una cosa tollerata a livello di politica internazionale. Ebbene, sta succedendo in Israele dove il Dipartimento di Stato Americano finanzia a suon di milioni di dollari il controverso New Israel Fund (NIF) e l’organizzazione di estrema sinistra Shatil ad esso collegata, al fine di organizzare manifestazioni anti-israeliane e filo arabe nonché a cambiare la politica interna israeliana a favore di un allontanamento dal concetto di Stato Ebraico.
Il finanziamento del Dipartimento di Stato Americano alle organizzazioni della sinistra israeliana viene fatto passare come parte del programma governativo chiamato MEPI (Middle East Partnership Initiative), un progetto volto a portare cambiamenti politici e sociali in 18 Paesi in Medio Oriente e che ha già distribuito in vari Paesi oltre 600 milioni di dollari. Il MEPI opera in Paesi come Yemen, Tunisia, Algeria, Egitto e altri Paesi mediorientali con una limitata democrazia, ma che operasse anche in Israele è stata una sorpresa soprattutto perché Israele è l’unica democrazia multietnica, multiculturale e multi religiosa in Medio Oriente.
Un documento presentato ieri alla Knesset da parte del vice-Presidente Yoni Chetboun ha rivelato che attraverso il programma MEPI sono arrivati al New Israel Fund oltre un milioni di dollari. Ora, il New Israel Fund è noto per appoggiare la campagna BDS, per promuovere lo Stato binazionale e per organizzare manifestazioni anti-israeliane all’interno dello stesso Israele. E’ chiaro quindi che siamo di fronte a un caso in cui il Dipartimento di Stato Americano finanzia un movimento apertamente e palesemente anti-israeliano con l’obbiettivo di condizionare la politica israeliana e di apportare cambiamenti politici e sociali all’interno di Israele. Le parole di Yoni Chetboun alla Knesset sono state durissime. «Il Dipartimento di Stato Americano attraverso il NIF punta a cancellare l’identità ebraica dello Stato Ebraico» ha detto Yoni Chetboun a una attonita platea.
Lo scorso mese di febbraio il Premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro dell’Economia Naftali Bennett hanno disdetto una loro partecipazione a un congresso organizzato da Haaretz quando hanno saputo che a finanziare il congresso era stato proprio il NIF accusando quest’ultimo di essere antisemita e antisionista. Ora queste nuove rivelazioni dimostrano come gli Stati Uniti e il Presidente Obama siano direttamente coinvolti nella vita politica e democratica israeliana e come cerchino di imporre a Israele una svolta a sinistra.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Sharon Levi
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