Gerusalemme, Israele (Rights Reporter) – Il ministro dell’Energia Yuval Steinitz ha incaricato la Israel Electric Corporation di ripristinare il regolare approvvigionamento energetico a Gaza a partire da oggi.

La decisione arriva a seguito dell’impegno preso dalla Autorità Palestinese di impegnarsi a pagare gli arretrati dovuti e a garantire quelli per le future forniture anche se per il momento nessun pagamento è stato realmente effettuato. Ma ha prevalso nel Governo israeliano il pensiero alla grave crisi umanitaria che attanaglia la Striscia di Gaza.

Furiose le famiglie dei militari caduti a Gaza i cui corpi sono ancora detenuti da Hamas. Particolarmente dura la famiglia del tenente Hadar Goldin la quale attraverso un comunicato ha dichiarato che «il governo israeliano capeggiato dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dai ministri del Gabinetto hanno deciso oggi di arrendersi nuovamente ad Hamas non condizionando il ritorno del regolare approvvigionamento di energia a Gaza ai soldati alla restituzione dei corpi di Oron Shaul (l’altro militare israeliano il cui corpo è ancora detenuto da Hamas) e Hadar». Poi continuando nella sua protesta la famiglia del tenente Goldin ha detto che «è una follia che lo Stato di Israele stia di volta in volta abbandonando i soldati che ha mandato in battaglia» insistendo sul fatto che «ogni sforzo umanitario intrapreso da Israele o dalla comunità internazionale nei confronti di Gaza deve essere condizionato al ritorno immediato dei corpi di Oron e Hadar a casa».

La crisi energetica nella Striscia di Gaza era iniziata quando la ANP aveva deciso di tagliere i pagamenti per la fornitura di energia elettrica nell’enclave palestinese. Attualmente esistono dieci linee di alimentazione ad alta tensione in grado di fornire fino a 120 megawatt nella Striscia di Gaza. Ora, con le istruzioni del Ministro israeliano per l’Energia, le linee elettriche saranno ricalibrate per funzionare a pieno regime a partire da oggi. Il costo del consumo energetico di Gaza è stato stimato in 40 milioni di shekel al mese, che Israele compensa con le tasse raccolte per conto della ANP.

Rimane purtroppo aperta la questione della restituzione de corpi di Hadar Goldin e Oron Shaul. Ieri la madre del tenente Hadar Goldin si è rivolta alle madri di Gaza perché facciano pressioni su Hamas affinché restituisca i corpi dei due militari. «Il sequestro dei corpi dei caduti è un atto disumano» ha detto Leah Goldin nel suo messaggio indirizzato alle madri di Gaza. «Ogni madre dovrebbe poter visitare la tomba del proprio figlio, e non permettere che Hadar sia sepolto è un crimine anche secondo la legge islamica» ha poi concluso la madre di Hadar Goldin.