Gerusalemme, Israele (Rights Reporter) – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha presentato ieri un documento contenente quattro opzioni volte a rafforzare la protezione dei palestinesi nella West Bank e nella Striscia di Gaza.
Con riferimento alla risoluzione dell’Assemblea della Nazioni Unite che lo scorso giugno condannava Israele per «uso eccessivo della forza» e che dava incarico al Segretario Generale di proporre una soluzione volta a garantire sicurezza per i cittadini palestinesi (non quelli israeliani), ieri Antonio Guterres ha avanzato l’ennesima proposta volta a proteggere i terroristi islamici più che la popolazione di Gaza che, a dire il vero, andrebbe protetta da Hamas piuttosto che da Israele.
Nel documento di 14 pagine, dove ancora una volta non si nomina mai Hamas, il Segretario Generale delle Nazioni Unite propone un piano basato su quattro punti per garantire la sicurezza dei palestinesi:
Punto 1: garantire una presenza maggiore delle Nazioni Unite sul terreno, una presenza che vedrà la partecipazione di “esperti di Diritti Umani” dell’Onu e di esperti politici incaricati di riferire la situazione (questa fa già ridere così com’è; parlare di esperti di Diritti Umani dell’Onu con l’organismo deputato monopolizzato dai regimi islamici è un ossimoro di non poco contro)
Punto 2: aumentare ulteriormente i fondi destinati allo sviluppo dei territori palestinesi e migliorare il benessere della popolazione (ancora più soldi per comprare armi e costruire tunnel?)
Punto 3: creare una missione di osservatori civili da schierare nei punti caldi, per esempio nei pressi dei checkpoint e vicino agli insediamenti israeliani, con il mandato di riferire eventuali abusi sui “poveri palestinesi” (esperimento già provato a Hebron e fallito a causa della “poca imparzialità” degli osservatori)
Punto 4: schieramento di una forza armata internazionale e di una forza di polizia sotto l’egida della Nazioni Unite con il compito di fornire protezione fisica ai “poveri palestinesi” (il sogno di Erdogan che non vede l’ora di inviare truppe turche a Gaza e nella West Bank)
Come detto nelle 14 pagine presentate dal Segretario Generale della Nazioni Unite non si nomina mai Hamas. Ma non solo, non si nomina mai la protezione dei civili israeliani che da mesi (ormai da anni a dire il vero) sono sotto attacco da parte di Hamas che solo pochi giorni fa ha lanciato oltre 150 missili in una sola notte contro obiettivi civili israeliani.
Insomma, per riassumere la proposta avanzata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, si vorrebbero osservatori ONU per vigilare sul rispetto dei Diritti Umani ma solo quelli dei palestinesi, si vorrebbero aumentare i fondi sempre ai palestinesi, si vorrebbe mettere osservatori nei checkpoint e vicino agli insediamenti israeliani sempre per garantire i palestinesi (ignorando completamente i ripetuti attacchi contro cittadini israeliani residenti negli insediamenti) e infine si vorrebbe insediare una forza militare internazionale nella Striscia di Gaza e nella West Bank che però protegga solo i civili palestinesi.
Il Governo israeliano che ha ricevuto il documento di 14 pagine a firma di Antonio Guterres per il momento non ha risposto, ma è presumibile che non accetterà un solo punto dei quattro proposti. Qui si va molto oltre il disprezzo per i Diritti Umani o la partigianeria a favore dei palestinesi a danno di Israele, qui si sfiora il favoreggiamento del terrorismo islamico. Davvero questa gente non ha più ritegno.