Israele è sotto attacco ormai da molte ore, un pesantissimo attacco con centinaia si missili, razzi e colpi di mortaio sparati da Hamas contro la popolazione civile.
Se lo ricordino coloro che vanno blaterando di “reazione sproporzionata” quando parlano della non pesante reazione israeliana, se lo ricordino che il target di Hamas sono i civili israeliani, non obiettivi militari.
Non è facile per noi non pensare che Israele dovrebbe dare una pesante risposta militare. Noi non viviamo sotto un pesante attacco missilistico, noi non abbiamo i figli che fanno il militare in Israele.
Ma loro, gli israeliani, lo sanno benissimo che una pesante risposta militare vuol dire anche guerra aperta, vuol dire morti, feriti, mutilati e via dicendo.
Noi non ci pensiamo a tutto questo e facciamo i leoni da tastiera e incitiamo Israele alla risposta militare, a spianare Gaza.
Tuttavia ho il timore che questa volta sia diverso da tutte le altre volte che si è sfiorato il conflitto tra Hamas e Israele. Temo che la guerra sia inevitabile.
E allora non ci rimane altro che pregare per i militari israeliani, non ci rimane altro che chiedere una volta per tutte che si metta fine a questo gioco al massacro che va avanti ormai da anni.
Si colpiscano i vertici palestinesi come non si è mai fatto prima
Franco Londei
Se guerra deve essere, che guerra sia in tutti i sensi. Si colpiscano i vertici palestinesi come non si è mai fatto prima. Devono sapere che incitare all’odio e alla guerra comporta un prezzo.
Ma attenti, non solo quelli a Gaza. Si colpiscano anche quelli nella cosiddetta “Palestina”, se non fisicamente li si colpisca negli interessi. Perché la ANP (Autorità Nazionale Palestinese) non è molto diversa da Hamas.
Una guerra costerà molto sangue israeliano, ma si faccia almeno in modo che sia l’ultima volta che i giovani israeliani diano la vita per la loro nazione.