Regione del Kurdistan iracheno (Rights Reporter) – Il corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Pasdaran) ha lanciato ieri un attacco missilistico contro la regione del Kurdistan iracheno provocando 11 morti e il ferimento di oltre 50 persone compresi donne e bambini.
Secondo fonti sul luogo, il corpo d’élite iraniano avrebbe usato missili a corto raggio Fateh 110 per attaccare la città di Koya, nel Kurdistan iracheno, che Teheran classifica come “base operativa” del Partito democratico del Kurdistan iraniano (PDKI) in Iraq.
La tempistica dell’attacco non appare casuale, in quanto arriva subito dopo l’incontro tra il dittatore turco Recep Tayyip Erdogan e la guida suprema iraniana Ali Khamenei nel quale i due satrapi islamici hanno parlato delle mire autonomiste del Kurdistan e di come fare per contrastarle.
L’attacco missilistico iraniano in territorio iracheno dimostra anche che ormai Teheran considera l’Iraq un suo protettorato e che agisce, almeno in apparenza, senza nemmeno consultarsi con Baghdad.
Secondo alcune fonti curde nell’attacco sarebbero rimasti feriti anche alcuni leader del PDKI tra i quali il segretario generale del gruppo, Mustafa Mawludi, e il suo predecessore, Khalid Azizi.
La televisione di Stato iraniana nel dare la notizia ha mostrato immagini del lancio dei missili Fateh 110 e ha riportato le parole di un ufficiale delle Guardie della Rivoluzione Islamica il quale, ripetendo le parole pronunciate proprio da Erdogan nell’incontro con Khamenei, ha detto che «l’Iran non permetterà ai gruppi terroristici di minacciare la sicurezza nazionale» aggiungendo che questo è il primo di una serie di attacchi che saranno ancora più letali contro le forze del Kurdistan.
Operazione congiunta tra Iran e Turchia contro il Kurdistan
Secondo diversi analisti questo sarebbe l’inizio di una operazione congiunta iraniana e turca contro il Kurdistan e contro le spinte autonomiste del Kurdistan iraniano e siriano. Movimenti delle milizie sciite sono stati segnalati sia nella stessa regione di Koya, in iraq, che più a nord nel Kurdistan iraniano. Altre fonti parlano di un potenziamento delle truppe turche nella regione di Afrin, nel Kurdistan siriano già sotto il controllo di Ankara. Tutto lascia presagire che siano nell’imminenza di un attacco su larga scala contro le basi dei combattenti curdi.