In Libia lo Stato Islamico è in piena offensiva. Ieri un devastante attentato rivendicato dall’ISIS contro una scuola di polizia a Zliten, nell’ovest del Paese, ha provocato una carneficina con oltre 70 morti e centinaia di feriti. Nell’est del Paese lo Stato Islamico sta acquisendo territori e nei giorni scorsi ha attaccato alcuni terminal petroliferi. E’ palese che ci troviamo di fronte a una forte offensiva del ISIS in Libia.
Nonostante questi drammatici fatti la cosa non sembra affatto preoccupare il Governo italiano che invece dovrebbe esserne profondamente interessato visto che la Libia si trova a pochi Km dalle coste italiane. Certo, in ordine sparso si sentono dichiarazioni preoccupate per il deteriorarsi della situazione in Libia, ma di concreto in Italia non stanno facendo assolutamente nulla.
Si tratta di capire se per il Governo italiano la Libia è o meno una priorità strategica, se il precipitare della situazione in Libia preoccupa oppure no i governanti italiani. A rigor di logica la politica italiana ne dovrebbe essere fortemente preoccupata e dovrebbe valutare varie opzioni di intervento, compresa l’opzione militare, ma a quanto pare a Roma sono più preoccupati di discutere dei Diritti delle coppie gay piuttosto che della situazione in Libia. Per carità, sono importanti anche i Diritti delle coppie gay, ma qui stiamo parlando di un enorme pericolo per l’Italia e per l’Europa che continua a essere drammaticamente sottovalutato.
Non è più il tempo di considerare il problema libico un problema dei libici, questi discorsi da pacifisti ad oltranza lasciamoli agli estremisti del “no agli interventi armati”. La Libia è un enorme problema per la sicurezza italiana, continuare a negarlo o a far finta di nulla è semplicemente un suicidio. La situazione in Libia non è solo un problema dei libici, è anche un problema italiano e in seconda battuta è un problema europeo. Per questo continuare a non affrontarlo senza escludere nessuna opzione è semplicemente pazzesco.
Lo Stato Islamico in Libia ha iniziato una offensiva militare senza precedenti, una offensiva che punta dritto a prendere il controllo del paese e delle sue risorse, un Paese che si trova a pochi Km dalle coste italiane (ed europee) dal quale oltretutto parte la “bomba immigrazione” usata dagli jihadisti come una vera e propria arma. Se non riguarda la sicurezza nazionale questo, se non è una priorità per l’Italia questa minaccia, cosa devono fare quelli del ISIS per smuovere il Governo italiano?
Scritto da Antonio M. Suarez