La Turchia mette a repentaglio la NATO. E’ crisi tra Washington e Ankara

22 Marzo 2019

E’ una crisi vera quella tra Washington e Ankara a seguito della decisione turca di acquistare il sistema antiaereo russo S-400.

Gli Stati Uniti stanno infatti decidendo di non consegnare alla Turchia gli F-35 ordinati e quindi di mettere Ankara fuori dal progetto e probabilmente fuori anche dalla NATO.

Infatti, come spiega un esperto a RR, con un sistema S-400 operativo nel cuore dell’architettura di difesa aerea della Turchia, l’intera flotta aerea NATO di F-16 e F-35 sarebbe messo a repentaglio dal momento che la Russia sarebbe in grado di “leggere” le loro prestazioni.

Per questo motivo qualche mese fa il Congresso americano, saputo dell’acquisto da parte della Turchia degli S-400 russi, aveva chiesto di bloccare la consegna di F-35 ad Ankara, ed è sempre per questo motivo che molti membri della NATO chiedono se non l’espulsione, quantomeno la non condivisione di notizie sensibili con la Turchia.

Che si sarebbe arrivato a questo Erdogan lo sapeva benissimo quando nel dicembre 2017 finalizzò con la Russia un contratto del valore di 2,5 miliardi di dollari per l’acquisto degli S-400, ma è andato avanti comunque sulla sua strada.

Il dittatore turco non ha accettato l’offerta americana di sostituire gli S-400 con un moderno sistema antiaereo americano pensando, a torto, di poter tenere i piedi ben saldi su due staffe, quella della NATO e quella russa.

Ora, secondo Ankara, è troppo tardi per tornare indietro dall’acquisto degli S-400 non tanto, si ritiene, per annullare il contratto quanto piuttosto perché salterebbero gli accordi tra Russia e Turchia sulla Siria.

Secondo l’ex ambasciatore europeo ad Ankara, Marc Pierini, «se la Russia dispiega un sistema radar di prima linea con il personale russo associato nel cuore della rete aerea e della difesa aerea turca, ciò metterà completamente a repentaglio la fiducia della NATO nell’affidabilità di Ankara in caso di crisi militare».

Pierini riporta esattamente l’opinione di molti membri della NATO poiché non c’è modo di isolare gli arei turchi dal sistema S-400 il che, come detto precedentemente, permetterebbe ai russi di andare a leggere tutte le informazioni inerenti gli aerei inquadrati, le manovre evasive, i dati sulla velocità ecc. ecc.

La crisi tra Washington e Ankara

Soner Çağaptay, direttore del Programma di ricerca turco presso il Washington Institute for Near East Policy, ha dichiarato che l’acquisto di S-400 da parte di Ankara potrebbe avere un impatto devastante sulle relazioni bilaterali USA-Turchia. «E’ quasi certo che Washington imporrà sanzioni ad Ankara se la Turchia dovesse andare avanti con la decisione di acquistare gli S-400 dalla Russia», ha detto Çağaptay.

Rincara la dose Ilhan Tanir, direttore esecutivo di Ahval English il giornale turco vicino a Erdogan, il quale ha detto che la Turchia sta procedendo con l’acquisto di S-400 il che potrebbe seriamente mettere a rischio l’adesione della stessa Turchia alla NATO.

«Gli Stati Uniti, in qualità di componente più importante della NATO, hanno già minacciato la Turchia di “gravi conseguenze” se andrà avanti con l’acquisto degli S-400. Si prevede che il Congresso USA imporrà misure severe, tra cui il divieto permanente del trasferimento di F-35 in Turchia e verrà quasi certamente attivato il Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act, il che vorrebbe dire mettere Ankara fuori dalla NATO.

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