La Turchia vuole fare del Fronte al-Nusra un partito politico come Hezbollah. Lo ha riferito oggi l’agenzia russa Sputnik citando una fonte della Syrian Negotiation Commission (SNC).
«La Turchia sta cercando di gestire la questione al-Nusra nel nord della Siria, e loro [i turchi] vogliono rendere questo gruppo un movimento politico come Hezbollah in Libano», ha detto la fonte all’agenzia russa.
Secondo la stessa fonte la Turchia intenderebbe usare il Fronte al-Nusra, ritenuto un gruppo terroristico anche dalla Russia, per creare un esercito da posizionare nel Nord della Siria in un’area cuscinetto che Ankara intende creare in quella particolare zona della Siria.
«Il piano turco prevede che il Fronte al-Nusra sia direttamente coinvolto nella creazione dell’Esercito Nazionale del Nord che la Turchia intende far nascere in Siria» ha poi detto la fonte.
Lo stesso Fronte al-Nusra sarebbe coinvolto direttamente nelle trattative per la creazione di questa fantomatica “zona cuscinetto” che dovrebbe essere pari a 460 chilometri quadrati.
Secondo Sputnik gli Stati Uniti non sarebbero contrari al piano della Turchia a condizione che vengano salvaguardati gli interessi dei curdi loro alleati, il che detto francamente ci suona parecchio strano, non tanto per la richiesta di salvaguardia del popolo curdo, dovuta, quanto piuttosto perché il Fronte al-Nusra fino a poco tempo fa era collegato ad Al Qaeda.
Notizia di Sputnik a parte, è di pochi giorni fa la notizia diffusa dall’agenzia iraniana Fars News dell’ingresso in Siria di almeno 1.500 jihadisti stranieri, ingresso avvenuto dalla Turchia. Appare chiaro quindi il piano di Erdogan, che non potendo usare ufficialmente il suo esercito in Siria si appoggia a gruppi terroristici islamici per occupare quel territorio che voleva occupare con il proprio esercito.
Non è una novità assoluta. La Turchia ha sempre favorito il passaggio dei terroristi islamici sul suo territorio e per molto tempo ha fatto affari anche con ISIS. Negli ultimi anni sembra aver individuato nel Fronte al-Nusra il suo braccio armato in Siria.