Sarebbe stata liberata la nave cisterna Asphalt Princess sequestrata nel Golfo Persico probabilmente dalle Guardie della Rivoluzione iraniana, o Pasdaran.
Lo hanno affermato fonti della marina britannica secondo le quali gli uomini armati che ieri sera erano saliti a bordo della petroliera, hanno abbandonato la nave.
Ieri sera erano arrivate in totale sei richieste di aiuto per possibile dirottamento al largo delle coste degli Emirati Arabi Uniti ma tuttavia, anche se le cose non sono ancora chiare, solo la Asphalt Princess sarebbe stata abbordta.
Le Guardie della Rivoluzione negano qualsiasi coinvolgimento
I sospetti sono caduti subito sulle Guardie della Rivoluzione iraniana (Pasdaran) anche se con una nota diffusa dall’agenzia iraniana IRNA i Pasdaran hanno negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda parlando invece di “pretesto per azioni ostili contro l’Iran”.
In realtà in molti sono convinti che siano state proprio le guardie rivoluzionarie a portare l’attacco ad una o più petroliere per far capire che nel caso l’Iran venisse attaccato sarebbe in grado di bloccare la navigazione del Golfo Persico da dove passa una buona parte del petrolio destinato all’occidente.
Un avvertimento mafioso
È stato un vero e proprio avvertimento mafioso quello portato a termine dai pasdaran iraniani. Solo ieri gli americani avevano infatti ribadito l’intenzione di punire l’Iran per il mortale attacco alla petroliera Mercer Street di proprietà di una società israeliana.
Soprattutto Israele sarebbe ormai pronto a passare dalle parole ai fatti e starebbe organizzando una “risposta adeguata e proporzionata” dopo l’ennesimo attacco iraniano contro una petroliera di proprietà di società israeliane in navigazione nel Golfo Persico.
Con questa “esibizione di forza” i Pasdaran hanno certamente dimostrato quello che potrebbero fare, ma allo stesso tempo hanno dimostrato che non si può trattare con questi criminali internazionali.
Perché è questo che sono i Guardiani della Rivoluzione iraniana che dipendono direttamente dalla Guida Suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei, dei criminali internazionali che non solo destabilizzano interi paesi ma non appena si sentono minacciati lanciano avvertimenti mafiosi contro la comunità internazionale.
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