Libia, Tripoli – Mossa a sorpresa dell’Italia che con un volo da Benina a Roma ha trasferito in Italia, presso l’ospedale del Celio, 22 soldati libici feriti e bisognosi di cure, solo che non sono militari del Governo nazionale ma fanno parte della coalizione che vi si oppone.
Fonti diplomatiche italiane hanno fatto sapere subito che non c’è nulla di strano e che l’Italia ha offerto il supporto sanitario a tutte le forze libiche che combattono contro il terrorismo senza alcuna distinzione, tuttavia la mossa sembra essere un segnale diretto a chi si oppone al Governo Nazionale riconosciuto internazionalmente.
Il Ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, sentito sul trasporto dei soldati libici in Italia ha detto che l’operazione rientra negli impegni presi dall’Italia tra i quali c’è anche la consegna di kit medici di pronto intervento a tutte le forze che combattono contro il terrorismo, compresi quindi anche gli oppositori al Governo Nazionale.
L’Italia ha circa 200 militari in Libia inquadrati nella “missione Ippocrate” volta proprio a dare assistenza medica ai soldati libici feriti in combattimento. Tuttavia fino ad oggi la Missione Ippocrate aveva assistito quasi esclusivamente i militari che fanno capo al Governo Nazionale. Un cambio di rotta che non è passato inosservato.
