Il Ministro della Difesa israeliano, Avidgor Lieberman, non ha dubbi sulle responsabilità dirette di Bashar al-Assad nell’attacco con armi chimiche avvenuto nei giorni scorsi in Siria.
«I due attacchi assassini con l’uso di armi chimiche contro i civili nella regione di Idlib in Siria e sull’ospedale locale sono stati effettuati per ordine diretto e premeditato del presidente siriano Bashar Assad, con aerei siriani. Lo dico con certezza al 100 per cento» ha detto Lieberman in una intervista al quotidiano israeliano Yediot Aharonot.
«La cosa più crudele» ha aggiunto «è che coloro che sono stati evacuati dalla zona dei bombardamenti e trasportati in ospedale sono, stati attaccati una seconda volta dall’aviazione siriana che ha colpito l’ospedale dove erano stati trasportati».
Lieberman poi è passato a criticare la Comunità Internazionale giudicata “indifferente”. «La reazione della Comunità Internazionale a questo terribile attacco è stata pari a zero. Semplicemente non esiste» ha detto Lieberman aggiungendo che questa “non reazione” è la prova che di fronte a questi criminali internazionali che usano le armi chimiche contro la popolazione civile Israele e solo e può contare solo su se stesso.
Al cronista che gli chiedeva se Israele, dopo questi fatti, sentisse la necessità di intervenire in Siria, Lieberman ha risposto dicendo: «perché mai avremmo bisogno di salvare il castello dal fuoco? Non è una nostra responsabilità ma è responsabilità della comunità internazionale. Il mondo ha bisogno di assumersi le proprie responsabilità e di smettere di parlare e basta».
Il rischio iraniano sempre in cima alle preoccupazioni israeliane
Pur escludendo qualsiasi coinvolgimento di Israele nel conflitto in Siria, Lieberman ha ribadito a microfoni spenti che Israele continuerà nelle sue operazioni volte a impedire il trasferimento di armi a Hezbollah e a impedire un posizionamento permanente dell’Iran sulle Alture del Golan. Per il Ministro della Difesa israeliano il rischio maggiore per Israele sono proprio le milizie iraniane e i gruppi terroristici legati a Teheran che cercano di prendere possesso delle aree del Golan confinanti con Israele. L’unico caso in cui veramente Israele potrebbe intervenire in Siria sarebbe proprio nel caso in cui si accertasse che l’Iran voglia posizionarsi a ridosso del confine israeliano, un rischio che Israele non può correre.