Quello di questa notte è stato uno dei più massicci attacchi effettuati da Hamas contro Israele degli ultimi anni. Almeno 45 missili (tra razzi e colpi di mortaio) sono stati sparati dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele.

Sette razzi e colpi di mortaio che erano diretti verso zone abitate sono stati intercettati dal sistema Iron Dome, almeno tre sono ricaduti nella Striscia di Gaza, gli altri non hanno provocato gravi danni o feriti.

La reazione israeliana

In risposta all’attacco l’aviazione israeliana ha colpito 25 obiettivi terroristi nella Striscia di Gaza, tutti appartenenti ad Hamas tra i quali una base di addestramento sotterranea costruita con il cemento che doveva servire alla ricostruzione di Gaza.

In un comunicato diffuso questa mattina dal IDF si accusa Hamas «di aver preso di mira i civili con un attacco che rischia di trascinare la Striscia di gaza in un nuovo conflitto con Israele».

Ed è sicuramente ciò che vogliono i terroristi palestinesi che per sopravvivere hanno bisogno di un gran numero di “martiri” e per questo ormai da settimane cercano di alzare il livello dello scontro con Israele. Lo tengano a mente coloro che non appena Israele reagirà in maniera più dura saranno pronti a puntare il dito sugli israeliani invece che sui terroristi palestinesi di Hamas.