Come annunciato Federica Mogherini si è recata in Iran per discutere con il sanguinario regime di Teheran del futuro della Siria. Oggi i media iraniani riportano con una certa enfasi dell’incontro avvenuto tra la Mogherini, il Presidente iraniano Hassan Rouhani e il Ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif. La stessa Mogherini sul suo blog (quello ancora aperto) ne parla entusiasticamente. Ma di cosa hanno parlato veramente?
In realtà la visita della Mogherini in Iran altro non è che un riconoscimento a Teheran, elevato al rango di “potenza regionale” con tanto di approvazione per l’occupazione militare della Siria e contestuale riconoscimento di un importante ruolo decisionale sul futuro della Siria. Sono molto bravi, sia la Mogherini che gli iraniani, a gettare fumo negli occhi ma la realtà nuda e cruda è che il capo della diplomazia europea ha semplicemente messo il futuro della Siria nelle mani dell’Iran e dei suoi alleati, i terroristi di Hezbollah. Lo ha fatto coscientemente, ben sapendo della occupazione militare dei pasdaran iraniani e dei loro alleati di Hezbollah. Non solo, la Mogherini parla di coinvolgere le potenze regioni nelle trattative per il futuro della Siria elencando oltre all’Iran anche Arabia Saudita, Qatar e Turchia, tutti Stati che secondo lei garantirebbero una transizione democratica a Damasco (e ci vuole parecchio coraggio per affermare una cosa del genere). In compenso nemmeno a pensato a chiedere un parere a Israele che pure tra questi Stati (oltre alla Turchia) è l’unica vera potenza regionale che confina con la Siria e che risente veramente del conflitto siriano soprattutto per la minaccia rappresentata dalla presenza di truppe regolari iraniane e di Hezbollah ai confini nord dello Stato Ebraico. Naturalmente non diciamo che Israele dovrebbe essere tirato dentro al caos siriano, ma parlare del futuro della Siria senza tenere in considerazione l’occupazione iraniana che minaccia lo Stato Ebraico e senza chiedere un parere a Israele è veramente una fesseria soprattutto perché a Gerusalemme non permetteranno agli iraniani di posizionarsi in pianta stabile sul Golan.
Ma tutto questo non sembra preoccupare Federica Mogherini, anzi, da come si sta muovendo sembra quasi che lavori proprio a una “soluzione iraniana” e che i colloqui collegati (oggi in Arabia Saudita) altro non siano che semplice contorno, giusto per far vedere che la UE non è schierata quando invece lo è con molta chiarezza.
Quello che la Mogherini purtroppo non tiene in nessuna considerazione è la possibilità, tutt’altro che remota, che Israele prima o poi reagisca al posizionamento delle truppe iraniane e di Hezbollah nelle regioni adiacenti al Golan. Ma attenti, non lo per ingenuità, la Mogherini è tutto fuorché una ingenua, lo fa per dare una copertura legale alla occupazione iraniana della Siria e per poter così contestare una eventuale reazione israeliana. E chiamatela scema.
Scritto da Gabor H. Friedman