Ieri è morto Shimon Peres, nono Presidente israeliano ed ex Primo Ministro. Aveva 93 anni e due settimane fa era stato colto da un grave ictus che aveva subito fatto pensare al peggio. Le sue condizioni erano peggiorate ieri pomeriggio tanto che i sanitari avevano chiamato i suoi famigliari al suo capezzale.
Shimon Peres fu tra gli artefici degli accordi di Oslo e per questo fu insignito nel 1994 del Premio Nobel per la Pace. Nato nel 1923 in Polonia da dove fuggì durante la dominazione nazista, fu tra i fondatori dello Stato di Israele ed era l’ultimo dei padri della Patria ancora in vita (su Wikipedia la sua biografia).
Condoglianze e attestati di stima sono arrivati da tutto il mondo. Obama lo ha definito “l’essenza stessa di Israele” mentre continuano ad arrivare alla famiglia e alla nazione messaggi da ogni parte del globo. Questa mattina il Premier Netanyahu ha convocato una seduta speciale del Governo per commemorare Shimon Peres mentre la sua salma verrà esposta alla Knesset. Per i suoi funerali sono attesi i leader da tutto il mondo.
E mentre tutto il mondo piange un uomo di pace che aveva contribuito a quegli accordi che avrebbero dovuto portare alla nascita di uno Stato palestinese a fianco di uno Stato Israeliano, accordi poi fatti saltare dall’odio e dalla ingordigia palestinese, non manca chi getta fango su Shimon Peres colpevole di aver lottato per il suo Stato. E’ Internazionale.it che pubblica un articolo (si fa per dire) di Amira Hass come sempre pieno di odio e di menzogne, un articolo pubblicato qualche giorno fa quando ancora Shimon Peres era vivo ma che oggi come non mai diventa l’esempio eclatante dell’odio cieco e becero di chi vive grazie al conflitto israelo-palestinese e non vuole lasciare quel formidabile business che rappresenta la questione palestinese, anche a costo di continuare a mentire e a vomitare odio antisemita all’infinito e in un momento particolare di lutto per tutto lo Stato di Israele.
La redazione di Rights Reporter si unisce al lutto che ha colpito lo Stato Ebraico di Israele per la perdita di uno dei suoi padri fondatori. Che la terra ti sia lieve caro Presidente.
Redazione