Il Primo Ministro Israeliano, Benjamin Netanyahu, in visita a Mosca si è incontrato con il Presidente Russo, Vladimir Putin e lo ha informato su quelle che Israele ritiene essere le linee rosse invalicabili in merito alla difesa del suo confine nord.
Netanyahu ha detto a Putin di essere andato in Russia al fine di rafforzare il coordinamento in materia di sicurezza e per evitare incomprensioni. E proprio per evitare incomprensioni tra i due Paesi Netanyahu ha ribadito a Putin che Israele nonlascerà mai le Alture del Golan e che farà qualsiasi cosa necessaria affinché Hezbollah non riceva armi avanzate.
Nei giorni scorsi si era sparsa la voce che la presenza israeliana nelle Alture del Golan stava rallentando gli sforzi per raggiungere una pace in Siria e anche Federica Mogherini si era espressa sulla restituzione dell Golan alla Siria. Netanyahu ha fatto notare a Putin che il Golan è strategico per Israele e che da quando le alture sono sotto controllo israeliano si sono azzerati gli atti di terrorismo. Non solo, il Premier israeliano ha fatto notare a Putin che dare la responsabilità del rallentamento dei colloqui di pace per la Siria alla occupazione israeliana del Golan quando, di fatto, la Siria è divisa in tre parti, non solo è strumentale ma è persino assurdo. Ha invece ribadito che condurre colloqui di pace per la Siria senza tenere conto delle osservazioni di Israele non è né utile né corretto.
Durante l’incontro Netanyahu avrebbe fatto anche pressioni sulla Russia affinché interrompesse la consegna degli S-300 all’Iran.
Netanyahu era accompagnato dal Ministro Ze’ev Elkin, dal capo Air Force, Gen. Amir Eshel, dal capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale, Avriel Bar-Yosef e dal segretario militare di Netanyahu Col. Eliezer Toledano.
Redazione