Nigeria –Abuja: Il Segretario di Stato USA, Hillary Clinton, ha visitato ieri la Nigeria e ha offerto al Governo nigeriano il sostegno americano nella lotta al gruppo terrorista islamico di Boko Haram. Fino a qui nulla da eccepire, peccato che poi la Clinton abbia specificato quale sia il tipo di aiuto che gli USA vogliono dare alla Nigeria.
La Clinton, ormai ammaliata dalla politica filo-islamica di Barack Hussein Obama, non vuole combattere con le armi i terroristi islamici che da mesi stanno massacrando i cristiani in Nigeria, ci vuole parlare e convincerli a rinunciare alla violenza. Non è una battuta, è quello che veramente la Clinton ha detto a termine dell’incontro con il Presidente nigeriano Goodluck Jonathan.
«Il nord della Nigeria confina con il Ciad, il Camerun e il Niger – ha detto la Clinton – e per questo siamo molto interessati alla situazione in quell’area (e non per i massacri di cristiani n.d.r.). Abbiamo incoraggiato il Governo nigeriano a non usare la violenza eccessiva nel reprimere il movimento di Boko Haram (movimento, non gruppo terrorista n.d.r.) perché la nostra esperienza in Iraq e in Afghanistan ci dice che troppa violenza genera altrettanta violenza». Visto lo sgomento dei presenti la Clinto si è leggermente corretta aggiungendo che «la lotta a Boko Haram deve essere indirizzata unicamente ai colpevoli degli attentati e non a tutta la popolazione islamica (che li copre n.d.r.) e deve essere coadiuvata da un cellula di intelligence competente che riesca a individuare i colpevoli reali».
Boko Haram, gruppo terrorista islamico legato ad Al Qaeda, negli ultimi mesi ha compiuto centinaia di attacchi contro chiese cristiane e contro fedeli cristiani uccidendo migliaia di persone. La Clinton invece che combattere questi criminali li vuole sdoganare politicamente. E la linea di Barack Hussein Obama, una linea suicida che sta consegnando ormai tutto il mondo all’estremismo islamico.