L’Onu e la società civile dovrebbero condannare subito e con fermezza la reazione sproporzionata della polizia francese che ha sparato contro il terrorista islamico che si è lanciato contro la folla a Nizza.
Se si definisce reazione sproporzionata quella della polizia israeliana che spara ai terroristi palestinesi che compiono attentati contro i civili israeliani, allora si deve definire reazione sproporzionata anche quella della polizia francese. Se non lo si fa allora è lampante che si usano due pesi e due misure.
Ci scusiamo se usiamo questa gelida e sicuramente inappropriata ironia, ma è l’unico modo che abbiamo per far capire all’occidente che la guerra che conduce Israele contro l’estremismo islamico e la stessa guerra che sta cominciando a conoscere l’occidente, che i morti israeliani non sono diversi da quelli europei anche se qualcuno lo vorrebbe far intendere. Sono tutti morti per la stessa guerra, quella della democrazia contro il totalitarismo islamico.
Quando la prossima volta un qualsiasi giornale italiano o straniero titolerà che Israele uccide un palestinese omettendo che quel palestinese era un terrorista, quando sentirete le varie Mogherini cianciare di reazione sproporzionata della polizia israeliana, ricordatevi anche della “reazione sproporzionata” della polizia francese che ha sparato (giustamente) al terrorista arabo che con un camion si era lanciato contro la folla uccidendo 60 innocenti. Ricordatelo la prossima volta che vedrete una vignetta di incitamento alla violenza palestinese e, soprattutto, ricordate che la guerra di Israele contro il fondamentalismo islamico è anche la vostra guerra, solo che Israele è come sempre in prima linea e voi state nelle retrovie, almeno fino ad oggi.
Scritto da Einav Ben H.