Ricordate le 18 esecuzioni pubbliche effettuate da Hamas a Gaza? Hamas e i pacivendoli ad esso collegati si erano affrettati a dire che erano spie e che quindi quelle esecuzioni sommarie erano legittime. Anzi, se qualcuno si azzardava a chiedere a un pacivendolo di condannare quella barbara esecuzione veniva quasi aggredito. Ebbene, non erano affatto spie ma membri di Fatah e contestatori scomodi passati direttamente per le armi.
A dirlo sono diversi membri di Fatah fuoriusciti da Gaza dopo l’entrata in vigore della tregua. Secondo un alto membro di Fatah intervistato da Media Line durante il conflitto a Gaza Hamas avrebbe abusato di decine e decine di membri di Fatah. Alcuni uccisi sommariamente, uno addirittura in un centro commerciale mentre faceva la spesa con la famiglia, altri gambizzati senza pietà. Secondo diverse segnalazioni molti dei 24 uccisi da Hamas (18 pubblicamente) non sarebbero state spie di Israele ma membri di Fatah.
Hamas nega decisamente le accuse che provengono dai membri di Fatah. Lo fa attraverso il suo portavoce, Fawzi Barhoum, il quale afferma che “Hamas rispetta Fatah e vuole lavorare insieme per il bene del popolo palestinese”. Barhoum nega decisamente che le persone uccise fossero membri di Fatah e conferma la versione che fossero spie di Israele. Tuttavia sono in pochi a credere a questa versione. Ci si credeva poco prima e adesso è quasi impossibile.
Resta il fatto che da parte dei pacivendoli continua il silenzio/assenso su ogni porcheria che faccia Hamas, anche quando si comporta esattamente come fa l’ISIS che tanto si condanna in questi giorni per il suo barbaro comportamento. E siamo solo all’inizio delle rivelazioni di quello che è successo a Gaza durante l’ultimo conflitto con Israele. Rights Reporter sta raccogliendo decine di interviste con abitanti di Gaza che in questo momento vengono curati in Israele che fanno veramente accapponare la pelle. Ne renderemo conto i prossimi giorni.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Sharon Levi
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