E’ incredibile come il Presidente Obama abbia la faccia tosta di dichiarasi vittorioso dopo che ha raggiunto il numero di senatori sufficienti a imporre il proprio veto presidenziale sulla più che probabile bocciatura dell’accordo sul nucleare iraniano da parte del Congresso.
Non è una vittoria, al contrario, è una cocente sconfitta che dimostra come la maggioranza dei senatori americani e del popolo americano si rendano perfettamente conto della follia di questo accordo che Obama impone non grazie alla maggioranza ma solo grazie al suo potere di veto.
Obama non ha convinto gli americani che sono in gran parte contrari all’accordo con l’Iran, non ha convinto nemmeno i suoi senatori che in alcuni casi lo contestano aspramente e apertamente. Un qualsiasi altro Presidente democratico ne prenderebbe atto e accetterebbe il verdetto della maggioranza. Ma non Obama, lui no. La sua arroganza non lo fa indietreggiare di un passo, anzi, lo spinge a imporre con la forza del veto un accordo chiaramente suicida non solo per Israele ma per tutto il mondo libero. Per la lobby iraniana in America è una vittoria senza precedenti.
L’accordo sul nucleare iraniano è stato smontato pezzo per pezzo dimostrando la sua assoluta follia. E’ stato ampiamente provato che gli unici a guadagnarci sono gli Ayatollah iraniani perché mantengono la loro potenzialità di costruire un ordigno nucleare e allo stesso tempo si vedono sollevare tutte le sanzioni. Ora potranno implementare il loro progetto di egemonia in Medio Oriente sapendo che gli Stati Uniti non vi si opporranno. No, Obama non ha vinto, l’unica ad aver vinto è la follia e molto probabilmente la guerra. Si, la guerra, perché è questo che dietro i tanti rivoli delle complicatissima politica mediorientale si sta preparando. Obama sarà pure felice ma non può pretendere che Israele e gli Stati Arabi se ne stiano fermi a guardare l’Iran impossessarsi pezzo per pezzo del Medio Oriente e di molte aree in Africa.
Ma la cosa davvero incredibile, specie per una democrazia come quella americana, è come si è arrivati a questo punto. Obama ha usato e abusato della paura del mondo nei confronti dell’ISIS per proporre l’Iran come “alleato nella guerra allo Stato Islamico”, una guerra che però Obama non ha volutamente combattuto. Anzi, nel momento in cui i poveri e malamente armati curdi hanno dimostrato che combattere i tagliagole dell’ISIS non era poi così difficile, ha fatto di tutto per ostacolare la loro resistenza che stava smontando il mito dello Stato Islamico. E l’Iran in questo assurdo comportamento di Obama ci ha sguazzato come un pesce nell’oceano.
Con la sua assurda politica in tutti questi anni di mandato presidenziale ha provocato più morti il Nobel per la Pace di quanti ne abbiano provocati i vari Assad, al-Baghdadi e talebani vari. E’ siamo solo all’inizio perché i risultati della politica di Obama li vedremo quando lui non sarà più alla Casa Bianca. E il suo capolavoro finale è stato proprio l’accordo con l’Iran. Qui si è davvero superato.
Ci vuole la faccia tosta di Obama per cantare vittoria quando i tre quarti degli americani sono contrari a questo accordo che solo grazie alla sua folle arroganza permetterà all’Iran di mettere a ferro e fuoco un medio Oriente già in fiamme. E ancora ha più di un anno di mandato per terminare l’opera. Chissà cos’altro ci aspetterà.
Scritto da Adrian Niscemi