Rubo in parte il titolo a un editoriale di Ben-Dror Yemini pubblicato questa mattina su Yedioth Ahronoth, un editoriale come sempre piccante ma puntuale quello dell’analista e giornalista israeliano che già dal suo incipit non lascia spazio a dubbi.

Nella sua introduzione Ben-Dror Yemini scrive che:

L’ingannevole accordo sul nucleare iraniano presentato al mondo come “il male minore” ha permesso all’Iran di crescere ricco e di ampliare la sua influenza nella regione. Ora Teheran sta assorbendo la Siria e il nemico che era lontano si sta avvicinando a Israele

Ha ragioni da vendere l’editorialista israeliano che continua con una affermazione altrettanto forte e veritiera quando dice che «gli Stati Uniti sono fuori dalla regione» come a dire che gli USA in Medio Oriente sono fuori da ogni gioco e questo non è certamente un bene dato che il loro posto è stato preso dalla Russia di Putin.

Per molto tempo ci siamo fermamente opposti all’accordo sul nucleare iraniano perché, come in tanti nel mondo, avevamo capito che quell’accordo non solo non avrebbe fermato il programma nucleare iraniano ma avrebbe rafforzato militarmente e politicamente l’Iran, cosa che è puntualmente avvenuta. E se lo certifica un giornale notoriamente ostile a Netanyahu come Yedioth Ahronoth vuol dire che anche nella sinistra israeliana qualcuno sta cominciando ad aprire gli occhi sulle conseguenze di quello sciagurato accordo.

Il problema però, come giustamente ricorda Ben-Dror Yemini, è che gli Stati Uniti nella regione sono completamente assenti e che per affrontare la questione della minaccia iraniana il Premier israeliano è dovuto volare in Russia e interrompere le vacanze di Putin senza tuttavia risolvere gran che a causa del fatto che in questo momento in Medio Oriente l’Iran è il miglior alleato di Putin.

Obama – e con lui l’Unione Europa della Mogherini – hanno scelto di avvantaggiare l’Iran e di danneggiare Israele per evitare (a detta loro) un conflitto, una scelta politica consapevole e deliberata che però non può che portare a quel devastante conflitto armato tra Israele e Iran che si diceva di voler evitare con la differenza, rispetto a un paio di anni fa, che Teheran ha le proprie truppe schierate a pochi Km dal confine con lo Stato Ebraico mentre Hezbollah si è ulteriormente rafforzato grazie alla indifferenza (e forse complicità) di UNIFIL, il cui mandato scade tra pochi giorni ma che con tutta probabilità verrà confermato lasciando ad Hezbollah lo scudo dell’ONU a proteggere il suo riarmo.

E intanto Trump invia il genero, Jared Kushner, in Medio Oriente per trattare la pace con i cosiddetti palestinesi. Ma a chi vuoi che importi della pace con gli arabi di fazione palestinese quando l’Iran ha i suoi soldati e i suoi missili a pochi Km dal confine israeliano e non passa giorno che non minacci la distruzione di Israele? A proposito, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano Obama e la Mogherini in merito alle ultime dichiarazioni del nuovo comandante dell’esercito iraniano che giovedì scorso ha detto che entro 25 anni Israele verrà distrutto. Pazienza il silenzio di Obama ormai fuori dalla politica, ma quello della Rappresentante Europea per la Politica Estera è davvero vergognoso e non si capisce se stia in silenzio per la vergogna o per complicità con gli Ayatollah iraniani. E temo purtroppo che sia buona la seconda.

E in questa reprimenda dell’accordo sul nucleare iraniano che ha permesso all’Iran non solo di rafforzarsi ma di diventare una minaccia tangibile, non vanno dimenticati nemmeno quei generali israeliani che a suo tempo si schierarono con Obama e la Mogherini giudicando quell’accordo “il male minore” per Israele. Il risultato di quel “male minore” lo vediamo oggi e, temo, lo vedremo meglio ancora tra pochissimo tempo quando immancabilmente Israele dovrà reagire alla minaccia esistenziale portata dall’Iran allo Stato Ebraico e alla sua popolazione.

Non facciamoci illusioni, se l’Iran non si ritira immediatamente dalla Siria un conflitto con Israele sarà inevitabile e sarà solo il frutto avvelenato di quell’accordo tanto sbandierato come “un grande successo” da Obama e dalla Mogherini. Loro hanno scelto il disonore e Israele avrà la guerra.