L’offensiva ucraina in Russia manda nel panico i putinisti

9 Agosto 2024
offensiva ucraina in russia

Putinisti andati fuori di testa dopo la notizia dell’offensiva ucraina in Russia che, nonostante le cornacchie, sta continuando e mette davvero in imbarazzo il Cremlino.

Il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio è il più scatenato. Ormai da mesi sostiene la causa putinista nascondendosi dietro un falso pacifismo ormai smascherato in ogni modo, ma che continua imperterrito.

Oggi scomoda “giuristi italiani” per affermare che l’offensiva ucraina in Russia sarebbe oltre la “difesa legittima” come invece sostiene l’Unione Europea.

E se ho ben capito – perché non leggo Il Fatto Quotidiano – sosterrebbero addirittura che l’offensiva ucraina in Russia non sarebbe conforme alla nostra Costituzione, ovvero, che le poche armi difensive che l’Italia ha mandato all’Ucraina non sarebbero più difensive ma sarebbero diventate offensive.

Che poi se vi capita di vedere in TV qualcuno del Fatto Quotidiano parlare della differenza tra armi difensive e armi offensive, vi dirà che non c’è nessuna differenza, come se una batteria di Patriot fosse paragonabile a un missile Iskander. Cialtroni d’alto borgo. Arrivano a dire che «l’Italia ha riempito gli arsenali [ucraini] senza voto».

Ora, capita che nessuno sappia quali e quante armi l’Italia abbia mandato all’Ucraina perché – giustamente – prima il Governo Draghi e poi il Governo Meloni, hanno apposto il segreto di Stato in quanto di solito è buona norma non avvisare il nemico quali armi si inviano all’alleato.

Poi ci sono i soliti pacivendoli che ululano alla Luna farneticando di imminenti guerre termonucleari globali, in effetti più spaventati dal fatto che il loro idolo Putin sia alle corde piuttosto che dalle alcoliche minacce di Dmitrij Medvedev.

Quelli che se Putin rade al suolo intere città con dentro i cittadini, va bene, se invece l’Ucraina aggredita contrattacca, oddio arriva la terza guerra mondiale, l’escalation, parola super inflazionata che fa tanto “esperto” e ormai pronunciata da quelli bravi ogni tre frasi per due.  

Ora attendiamo con trepidazione il prossimo editoriale di Orsini (naturalmente sul Fatto Quotidiano) il quale ci spiegherà con dovizia di particolari che gli ucraini non sono affatto entrati in Russia o se lo hanno fatto erano quattro gatti prontamente sterminati dalle gloriose truppe sovietiche, pardon, russe.

Il buon Orsini ci racconterà che l’attacco di questa mattina all’aeroporto militare di Lipetsk (300 Km all’interno della Russia) con relativo enorme incendio, non è dovuto a un attacco di droni ucraini ma allo scoppio di una bombola di gas maldestramente lasciata vicino agli aerei.

Naturalmente attendiamo anche tutti gli altri, da Travaglio a Peter Gomez passando per grillini vari. Peccato che per leggere le loro perle bisogna pagare e che Dio mi fulmini se do una lira a questi adoratori del male.

Franco Londei

Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero. Fondatore di Rights Reporter

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