Ormai l’ONU non è più un organismo di garanzia e imparzialità, se mai lo è stato, ma solo una struttura inutile, costosissima e al soldo del maggior offerente, compratori che a suon di centinaia di milioni di dollari si comprano la legittimità a compiere qualsiasi violazione dei Diritti.

Il fondo è stato toccato con la nomina del saudita Faisal bin Hassan Trad a capo di una delle più importanti commissioni della Commissione per i Diritti Umani dell’Onu, una nomina che stranamente non ha scatenato nessuna reazione da parte delle “grandi” organizzazioni per la tutela dei Diritti Umani. Amnesty International è rimasta in silenzio assoluto così come Human Rights Watch, i due Nobel per la pace ormai anche loro al soldo del miglior offerente.

Eppure di cose da dire ce ne sarebbero, per esempio ci sarebbe da chiedersi come può l’ambasciatore dell’Arabia Saudita alle Nazioni Unite essere messo a capo di un organismo deputato alla difesa dei Diritti Umani quando proprio l’Arabia Saudita non riconosce la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ed è uno dei Paesi al mondo dove più di tutti vengono violati i Diritti Umani. La cosa appare ancora più assurda se si pensa che la Commissione dei Diritti Umani dell’Onu è stata istituita proprio per difendere e far rispettare la Dichiarazione Universale. Che né Amnesty International né Human Rights Watch abbiano proferito parola su questo evidente “conflitto di interessi” appare come un tacito consenso il che ci fa sollevare molti dubbi sulla moralità di questi due ex premi Nobel per la Pace.

Intendiamoci, la Commissione per i Diritti Umani dell’Onu ci ha abituati a tutto, basterebbe dare una occhiata alla lista delle sue risoluzioni di condanna per capire cosa sia esattamente questo organismo del tutto assurdo che non ha mai emesso risoluzioni contro l’Arabia Saudita, una sola contro l’Iran, una sola contro lo Stato Islamico, nessuna contro Al Qaeda e, al contrario, una lista infinita contro Israele.

E’ un ONU in vendita, anzi, in svendita, un ONU che di fronte alle crisi in Siria e in Libia non solo non decide, le ignora completamente per non “disturbare” i compratori arabi. Un ONU che chiude tutti e due gli occhi di fronte all’avanzata dell’Islam più radicale e violento e addirittura ne diventa complice avvallando e rendendo legali le sue violazioni dei Diritti Umani. E con l’ONU sono in vendita Amnesty International e Human Rights Watch che ormai sono solo il lontano ricordo di quelle organizzazioni che vennero giustamente premiate con il Nobel per la Pace, oggi rispondono solo ai loro padroni (per usare un termine tanto caro ai complottisti). Ma qui non si fa complottismo, si guardano i fatti e i fatti sono davanti agli occhi di tutti, non c’è nemmeno bisogno di scomodare Wikipedia.

Scritto da Adrian Niscemi