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I parlamentari arabo-israeliani dei partiti Balad e Hadash che fanno parte della Joint Arab List (lista araba) hanno criticato la decisione dei Paesi del Golfo di dichiarare Hezbollah un gruppo terrorista. Lo hanno fatto ieri attraverso il portavoce del partito Balad.

Secondo i parlamentari arabo-israeliani Hezbollah non è un gruppo terrorista ma “un gruppo che combatte contro gli attacchi israeliani in Libano” e quindi si tratta di “resistenza” e non di terrorismo. I parlamentari arabo-israeliani sostengono che la decisione presa dal Consiglio di Cooperazione del Golfo «sostenga solo gli interessi di Israele e degli Stati Uniti» e che alimenti lo scontro tra sunniti e sciiti aggiungendo benzina sul fuoco a questo sanguinoso conflitto.

Immediate le reazioni a queste criminali dichiarazioni da parte del Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e di altri politici israeliani. Netanyahu ha detto che vuol vedere se i parlamentari arabo-israeliani non cambieranno idea quando gli Hezbollah spareranno razzi contro la comunità araba. Molto più dura la reazione di Avigdor Lieberman che ha definito le parole dei parlamentari arabo-israeliani come una cosa “assurda” e ha detto che «questo dimostra ancora una volta come ogni giorno che passa che questi terroristi siedono alla Knesset è un insulto alla democrazia israeliana». Lieberman ha poi aggiunto che «è ormai chiaro che la Lista Araba non rappresenta solo le frange più estreme della società arabo-israeliane ma rappresenta le frange più estreme della società araba in generale». Lieberman ha chiesto che invece di una legge che prevede la sospensione per questi traditori, una legge che non ha alcun senso, venga approvata una legge che preveda il carcere per i traditori. «Questi traditori devono sedere in carcere, che è il loro posto, non alla Knesset» ha detto Lieberman.

Il Ministro dei trasporti, Yisral Katz, ha chiesto al comitato etico della Knesset di esaminare le dichiarazione dei parlamentari arabo-israeliani in quanto è incredibile che membri della Knesset sabotino gli interessi di Israele. Ha poi invitato i parlamentari arabo-israeliani ad andare in Siria e in Iraq affermando che «quelli sono i posti giusti per i traditori».

Quanto incredibilmente avvenuto ieri è l’ennesima prova di come i terroristi arabi approfittino della democrazia israeliana per alimentare l’odio anti-israeliano. Israele è l’unico posto in Medio Oriente (ma anche nel mondo) dove un membro del Parlamento può impunemente lavorare contro lo Stato e la democrazia. E qualcuno ancora ha il coraggio di accusare Israele di essere uno “stato di apartheid”.

Scritto da Sarah F.